L’ex ospedale Maria Adelaide diventerà uno studentato
Chiusa la vendita del Maria Adelaide di Torino, l’ex ospedale passa di mano dall’azienda ospedalierouniversitaria Città della Salute a Ream Sgr Spa. La struttura diventerà uno studentato da 400 posti letto di cui la metà saranno convenzionati con il comune di Torino e altri verranno riservati a studenti con disabilità fisico-motoria; al suo interno, lo spazio avrà anche locali destinati al settore ristorazione, aule studio e sale ricreative. Ancora incerto, invece, il destino della parte restante dell’immobile, che dovrebbe essere destinato alla realizzazione di una casa della comunità al servizio dei cittadini ma rispetto al futuro della quale, le fonti ufficiali usano ancora il condizionale. Gli interventi di riqualificazione dureranno due anni, l’obiettivo è rendere la struttura operativa entro la fine del 2026. Attività e personale furono trasferiti alle Molinette, al Regina Margherita e al Cto nel 2016, quindi l’edificio avrebbe nuova vita a 10 anni esatti dalla chiusura. L’atto di compravendita tra le parti è stato siglato ieri mattina e prevede che all’azienda ospedalierouniversitaria vadano sei milioni di euro che «potremo utilizzare per l’acquisto di importanti apparecchiature e di tecnologie sanitarie» fanno sapere da Città della Salute. «Oggi parte un progetto di riqualificazione di un immobile in disuso che conserva la sua vocazione di uso pubblico a vantaggio della comunità e del quartiere – ha commentato ieri il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Diventando residenza per universitari con particolare attenzione agli studenti con fragilità e così inserita pienamente nel contesto di sviluppo degli asset strategici della Città, sempre più attrattiva per i giovani e i talenti. La scelta di mantenere poi, all’interno della struttura, un presidio di sanità territoriale – ha concluso il governatore – completa il contesto di valorizzazione di uno spazio a servizio della comunità e del quartiere». E soddisfazione è arrivata anche dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha voluto precisare come «l’avvio del progetto che riqualifica un immobile da tempo in disuso è sicuramente una buona notizia per la città. Crediamo che la rigenerazione di spazi che così sono restituiti alla collettività – ha concluso il primo cittadino - sia un segnale importante che dimostra le grandi potenzialità di molte aree del nostro territorio».