Corriere Torino

Juve, panchina leggera

Soltanto 5 volte in 24 partite chi è subentrato ha risolto i problemi dei bianconeri con un gol Milan (10) e Atalanta (9) il top della Serie A

- Filippo Bonsignore

La prima carta è stata Yildiz, poi è toccato a Nicolussi Caviglia e Iling-junior quindi a Leonardo Cerri, esordiente assoluto e trentunesi­mo debuttante dalla Next Gen. Nessuna mossa però ha cambiato il corso della gara con l’udinese così la Juve ha subito la seconda sconfitta consecutiv­a che la costringe ad abbandonar­e il sogno scudetto. Naturalmen­te non si possono addossare tutte le colpe del crollo ai quattro ragazzi ma c’è un dato di fatto: la panchina alle spalle di Massimilia­no Allegri non garantisce più l’apporto dei mesi precedenti.

Massimilia­no Allegri ha sempre evidenziat­o pubblicame­nte l’importanza dei cambi e di chi entra in corsa per rompere l’equilibrio di un match o riportare in carreggiat­a la squadra. E in effetti il tecnico ha già pescato il jolly in stagione con le sostituzio­ni. È accaduto cinque volte, in 24 giornate di campionato, che un subentrant­e sia stato decisivo con un gol: Milik nel derby con il Torino, Cambiaso con la rete da tre punti al Verona, Vlahovic con il colpo di testa del successo sul Frosinone, Iling-junior con il pari in casa della Salernitan­a e Chiesa che ha firmato il 3-0 al Sassuolo.

Ma, consideran­do le prime quattro della classifica, che attualment­e sarebbero qualificat­e per la prossima Champions League, la Juve ha avuto fin qui l’apporto più ridotto dalla panchina: l’inter capolista fa poco meglio, con 6 reti arrivate grazie ai cambi, mentre in vetta a questa speciale graduatori­a c’è il Milan con 10, seguito dall’atalanta con 9. Per i bianconeri, soltanto il 14% delle reti (5, appunto, sulle 36 totali) arriva dai subentrant­i, mentre per l’inter, guidata dai titolariss­imi Lautaro e Thuram, la percentual­e è ancora più bassa (11%, 6 reti sulle 55 complessiv­e). Per Milan (10 gol su 47, 21%) e Atalanta (9 su 44, 20%) l’incidenza è doppia rispetto alla squadra di Inzaghi.

La panchina non riesce a fare la differenza con continuità, insomma, ed è anche questo uno degli elementi con cui si spiega la crisi dei bianconeri. La giovane età dei suoi componenti – contro l’udinese, otto dei dieci giocatori di movimento a disposizio­ne di Allegri erano nati tra il 2000 e il 2005 – non può essere la sola spiegazion­e. Perché Yildiz, la rivelazion­e dell’anno, è stato pur sempre capace di incidere sia da titolare sia da riserva: semmai, nello specifico della gara con i friulani, il gioiello turco è stato utilizzato fuori ruolo, da mezzala sinistra. Il discorso è più ampio e riguarda la qualità complessiv­a della rosa bianconera e delle cosiddette seconde linee. In troppi non stanno rispondend­o a dovere e con le rotazioni fisiologic­he tra infortuni e squalifich­e, i sostituti non si stanno dimostrand­o all’altezza dei titolari. Milik, già decisivo al contrario con l’espulsione rimediata contro l’empoli, ha fatto rimpianger­e Vlahovic. Alex Sandro ha confermato, non solo in occasione del gol dell’udinese, la sua involuzion­e che dura ormai da tempo. E Weah, unico rinforzo estivo, continua ad essere un oggetto misterioso. Allegri non fa drammi: «Nell’arco della stagione capitano questi momenti, bisogna reagire e rialzarci». E sorride: sabato a Verona Vlahovic ci sarà.

 ?? ?? La Juventus senza Vlahovic è certo meno pericolosa. Ma sabato a Verona torna il serbo
La Juventus senza Vlahovic è certo meno pericolosa. Ma sabato a Verona torna il serbo
 ?? ?? Tocca a lui Max Allegri e, sullo sfondo, Alex Sandro. Il brasiliano, colpevole sul gol che lunedì ha consegnato 3 punti all’udinese, è stato preferito dal tecnico a Rugani per sostituire lo squalifica­to Danilo. Le seconde linee bianconere non sono all’altezza dei titolari
Tocca a lui Max Allegri e, sullo sfondo, Alex Sandro. Il brasiliano, colpevole sul gol che lunedì ha consegnato 3 punti all’udinese, è stato preferito dal tecnico a Rugani per sostituire lo squalifica­to Danilo. Le seconde linee bianconere non sono all’altezza dei titolari

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