Corriere Torino

«Buongiorno è speciale, al Toro a lungo»

Tra mercato e campionato, Vagnati fa il punto sul futuro del simbolo granata

- Gi. Sart.

Tra passato, presente e futuro, Davide Vagnati si presenta in conferenza stampa e offre la sua visione del momento che vive il Torino. Il passato è quello di un mercato di gennaio in cui «abbiamo fatto quello che potevamo, compatibil­mente con la situazione. Già essere riusciti a cedere giocatori che erano fuori dai piani non è cosa da poco. Non si può sempre e solo comprare, ma non abbiamo problemi economici come dimostra il fatto che il presidente ha detto di no a molte offerte arrivate per i nostri migliori elementi». C’erano avances del Milan per Buongiorno: «Qualche telefonata è arrivata, ma non abbiamo assolutame­nte valutato l’ipotesi di una sua partenza a gennaio. Alessandro è molto legato al Toro e noi siamo legati a lui. È speciale e speriamo di tenerlo il più possibile, poi nel calcio non si può mai dire. Ma se dovessimo riuscire a fare delle gite all’estero ci sarebbero ancora più motivazion­i per proseguire insieme».

Il riferiment­o è all’obiettivo Europa, sdoganato apertament­e da Ivan Juric. «Vogliamo fare di tutto per arrivare a questo traguardo perché il Torino non lo centra da diversi anni. Il mister ha dato un segnale ai giocatori e sono convinto che sia stato percepito. Adesso l’unico pensiero è cercare di fare tanti punti, perché gli ultimi due pareggi con Salernitan­a e Sassuolo non ci hanno soddisfatt­i. Juric non è cambiato, è sempre il solito guerriero. Al suo futuro penseremo poi, siamo pronti a tutto ma non stiamo pensando al suo eventuale successore, ora tutte le energie devono essere rivolte al campionato».

Di futuro si parlerà anche con Djidji e Rodriguez, giocatori in scadenza a giugno. «Abbiamo parlato soprattutt­o con Ricardo, ci siamo dati appuntamen­to per valutare insieme la scelta da fare. Per adesso è carico e voglioso di rientrare dall’infortunio che lo ha appena fermato. Mi ha rassicurat­o, dicendo che non si tratta dell’adduttore ma di un muscolo stabilizza­tore. Ha intenzione di accelerare i tempi stringendo i denti, mi sta piacendo il suo atteggiame­nto». Per ora giocherà Masina, che appare un buon sostituto: «Lo conosco da quando era un ragazzo, ci dà esperienza e duttilità». Infine, un pensiero all’ipotesi di costruire una squadra Under 23: «Il progetto è in fase di studio, vogliamo prima creare le condizioni giuste: non si può fare la Serie C tanto per farla».

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