«Sarà alta 15 piani, non un altro grattacielo Con un ingresso diretto da Porta Susa»
Venticinque anni fa, quando ha progettato l’environment Park, Benedetto Camerana si è immaginato un centro di ricerca integrato nella città, anzi in un parco: con un tetto verde, prima che diventasse una tendenza internazionale e di moda. L’architetto, insomma, non ha mai frenato la sua matita per disegnare progetti avveniristici. Ma questa volta, pensando al lotto di Sistemi Urbani, chiude la porta all’idea di costruire il terzo grattacielo di Torino, all’imbocco di corso Inghilterra. «Per rispondere alla domanda se Torino è una città per grattacieli, partirei da una riflessione sul costo. Con questa elevata densità di aree edificabili, terreni che anche se da bonificare costano pochissimo, non c’è la reale esigenza di concentrare metri quadrati in porzioni di superficie piccole». L’architetto Camerana, proseguendo il suo ragionamento, analizza un’altra condizione necessaria per sfidare il cielo con un edificio di cristallo. «Bisognerebbe avere un soggetto che occupa un edificio molto connotato. Come la Regione o Intesa San Paolo. In mancanza, si può immaginare un grattacielo a costo di spezzettarlo e di concedere quattro-cinque piani a singole imprese. Ma questo vuol dire affittarli a prezzi troppo alti per poter rientrare delle ingenti spese per la costruzione».
Per questo motivo, il comitato promotore «Torino Innovation Mile» ha chiesto a Camerana di disegnare un edificio molto più basso. «Quindici piani, con un volume in grado di accogliere realtà diverse», spiega mostrando un primissimo disegno. La torre dovrebbe prevede un ingresso sotterraneo per entrare direttamente da Porta Susa. Poi, al di sopra, una piazza coperta alla città, dove si affacciano gli uffici delle aziende, degli incubatori e del Poli. Ateneo da collegare al nuovo edificio con una passarella sopraelevata che corra verso le Ogr, dove in primavera sarà inaugurata la manica bis Tech. «Le liste di attesa di aziende desiderose di farne parte è già piena. Per questo siamo alla ricerca di spazi», spiega il presidente Fulvio Gianaria guardando i primi rendering. .)