Just the Woman I am: una corsa, mille storie
A marzo nella 5 km anche Eleonora Bisceglie, pattinatrice in lotta contro il tumore
Voglia di fare sport, sorrisi e solidarietà. La Just The Woman I Am si avvicina, con il carico di significati che porta con sé. L’undicesima edizione della corsa-camminata organizzata dal Cus Torino insieme a Università e Politecnico si terrà domenica 3 marzo alle ore 16. Il finanziamento della ricerca contro il cancro (le iscrizioni sono aperte a tutti, a offerta libera sulla base di 20 euro) e la promozione della prevenzione basata su un corretto stile di vita sono i temi che domineranno il centro di Torino.
Sono tante le storie di vita che si intrecciano con l’evento, e una tra le più belle è quella di Eleonora Bisceglie, giovane atleta del Cus Torino (ha da poco compiuto 18 anni) che ha lottato contro il cancro trovando come motivazione principale quella di voler continuare a praticare il suo sport preferito, il pattinaggio su ghiaccio. «Ho iniziato per caso, non avevo nessuno in famiglia che praticasse questo sport — racconta Ele, che studia al liceo «Porporato» di Pinerolo —. Avevo 12 anni, e fin da subito mi sono innamorata del pattinaggio, è la mia vita»,
Nella primavera del 2023 sogni e obiettivi di Eleonora sono stati ostacolati da un tumore. «Fin da quando sono entrata in ospedale, l’unico pensiero è stato quello di riprendere a pattinare – spiega lei —. Ci sono stati sei mesi di terapie, tra alti e bassi del mio stato di salute tornavo a inforcare i pattini appena possibile». Lo sport per lei ha rappresentato un modo per non interrompere il filo con quello che era sempre stata la sua vita. «La malattia a volte ti sorprende senza che tu possa fare nulla — spiega la ragazza sulla base della sua esperienza —: un motivo in più per dire che, per abbassare i rischi, la prevenzione è fondamentale».
Eleonora oggi è una ragazza pronta a lottare per i suoi obiettivi. A giugno ci sarà l’esame di maturità, intanto vuol diventare una pattinatrice sempre più brava («Il mio modello? La giapponese Kaori Sakamoto») e, parallelamente, sta anche intraprendendo un percorso da maestra. «A novembre ho ottenuto il certificato di idoneità, qualcosa che di certo non davo per scontato — racconta —. Poi mi sono trasferita nella sezione pattinaggio del Cus Torino, dove sono stata accolta benissimo. I medici mi chiedono foto e video delle mie gare e sono orgogliosi di me». Impossibile non esserlo.