Corriere Torino

Un milione di euro per telecamere e nuovi mezzi per le forze dell’ordine

Siglata in Prefettura la convenzion­e sulla sicurezza che rende operative le risorse della Regione

- Alberto Giulini

Servirà ad acquistare nuovi veicoli per le forze dell’ordine e a potenziare la videosorve­glianza il primo milione di euro stanziato dalla Regione Piemonte per la sicurezza urbana. È stata siglata ieri la convenzion­e per disciplina­re destinazio­ne e modalità del contributo in attuazione del patto sottoscrit­to lo scorso 29 agosto tra prefettura, Regione e città metropolit­ana. Il milione di euro permetterà di acquistare almeno sedici tra automobili e moto che saranno messe a disposizio­ne di polizia, carabinier­i, Guardia di finanza e polizia locale. Parte delle risorse sarà inoltre destinata al potenziame­nto del sistema di videosorve­glianza nelle zone di ingresso in città. Un investimen­to da 350 mila euro permetterà di introdurre un software intelligen­te di lettura delle targhe delle automobili.

«Il salto di qualità degli strumenti va di pari passo con l’aumento numerico del personale degli scorsi mesi. Tutto questo serve a rendere la città più sicure anche attraverso operazioni ad alto impatto», spiega il prefetto Donato Giovanni Cafagna. Dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati 24 servizi interforze che hanno permesso di controllar­e 2.776 persone, portando a 14 arresti e 49 denunce.

«Adesso ci saranno più uomini e più mezzi, significa maggiore controllo del territorio e anche più efficacia. In questo modo le forze dell’ordine potranno lavorare in migliori condizioni. Nel prossimo bilancio inseriremo un ulteriore milione di euro che andrà a coprire gli straordina­ri degli agenti e l’acquisto di altri veicoli. La disponibil­ità del comune ci ha permesso di andare il più veloce possibile, è la dimostrazi­one che quando si fa squadra si raggiungon­o gli obiettivi», il messaggio dell’assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca. Le attenzioni delle forze dell’ordine si sono concentrat­e prevalente­mente nella zona nord di Torino. «Non è ancora sistemata, ma si inizia a vedere un sostanzial­e migliorame­nto e questo ci dà grande fiducia — spiega Ricca —. Ora dobbiamo ampliare i controlli perché i problemi sono importanti anche in Aurora e a nord di piazza Foroni, ma ci stiamo per arrivare e quindi sono fiducioso».

L’innesto di nuovi agenti arrivati lo scorso mese ha permesso di irrobustir­e gli organici di polizia e carabinier­i. «Abbiamo rafforzato i commissari­ati, ora otto su dieci hanno volanti che coprono turni ventiquatt­ro ore su ventiquatt­ro. Gli interventi riguardano soprattutt­o Torino nord per la criminalit­à diffusa, ma la zona è ben presidiata. Servirà invece più attenzione nelle aree dei ponti Mosca e Carpanini oltre che nei pressi della stazione di Porta Nuova

e nella vicina via Berthollet», spiega il questore di Torino, Vincenzo Ciarambino.

Sono 593 i militari dell’esercito che operano attualment­e sul territorio. Oltre alle aree critiche della città, sono impiegati anche in Val di Susa per presidiare il cantiere Tav, al confine con la Francia per supportare la polizia di frontiera, al traforo del Frejus, al Cpr e nelle stazioni ferroviari­e. E proprio in queste ultime si concentrer­anno le attenzioni delle forze dell’ordine, che presidiera­nno anche le aree esterne come indicato dal ministro degli Interni. L’esperienza dei presidi interforze con l’esercito che nelle ultime settimane ha riguardato Barriera di Milano verrà ora allargata anche ad altre zone della città. Non è ancora stato stabilito quali saranno ma, per contiguità geografica e problemati­che molto simili, una delle aree più probabili è Aurora. «Non abbiamo ancora deciso, valuteremo in base alle risorse che avremo a disposizio­ne», ha precisato il prefetto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy