«L’esercito da solo non basta Servono presidi dinamici uniti a seri progetti sociali»
Deri, circoscrizione 7: «Ad Aurora ci sono zone fuori controllo» L’assessore Ricca su Aska: «Giovedì ci sarà il sopralluogo»
«L’esercito ad Aurora? Se arrivano anche i soldati va benissimo, ma, militari a parte, qui servono presidi costanti delle forze dell’ordine nelle zone e negli orari più critici. Spero che l’investimento nella “sicurezza” porti finalmente a una svolta ».
Luca Deri, presidente della circoscrizione 7, da tempo chiede una maggiore presenza di forze dell’ordine nel quartiere.
Non teme una militarizzazione?
«Non credo che quattro soldati in divisa possano far gridare a una militarizzazione, ma il punto è un altro. In alcune zone di Aurora si vive una realtà drammatica. Parlo del ponte Mosca, ponte Carpanini, lungo Dora Napoli, ma anche corso Principe Oddone, via Brindisi e via Ravenna. Posti dove la criminalità, e in particolare gli spacciatori, ha preso il controllo del territorio. E dove c’è una forte conflittualità con i cittadini esasperati».
Il questore Vincenzo Ciarambino ha detto che proprio
Sulle strade di Barriera di Milano e nelle stazioni ferroviarie le forze di polizia sono state affiancate dall’esercito sui due ponti sono stati incrementati i servizi di controllo straordinari.
«È verissimo e lo ringrazio. Gli interventi sono sempre utili, ma sappiamo che quando la polizia se ne va torna tutto come prima. È necessaria una strategia più ampia». Che cosa intende?
«Dal punta di vista pratico bisogna pensare a controlli costanti e dinamici. Il presidio fissa non fa altro che spostare il problema di qualche centinaio di metri. Serve invece un’azione ad ampio raggio, modulata a seconda delle zone. Sui due ponti le criticità cominciano nel primo pomeriggio e proseguono per tutta la notte. In corso Principe Oddone, invece, si inizia a spacciare già al mattino. Ma i disagi sono anche in altre aree. L’altro giorno è scoppiata l’ennesima rissa e alla fine in lungo Dora Napoli qualcuno ha spaccato finestrini e parabrezza di quattro auto. Una scena che si ripete con una certa costanza e i residenti non ne possono più».
Per risolvere il problema di spaccio e degrado sulle strade di Aurora basterebbe l’aumento delle forze di polizia?
«Sicuramente no, ma potrebbe essere un buon punto di partenza. Poi è necessario
trovare il giusto equilibrio con una progettualità seria che ci permetta di intercettare le fragilità prima che sia troppo tardi. E che sia in grado di offrire percorsi alternativi a quello della droga o della criminalità. Oppure programmi di recupero per chi ne faccia richiesta. Aurora ha già un tessuto sociale molto forte e abbiamo spazi già dedicati a questi servizi, ma se una parte del milione di euro in arrivo venisse destinato anche ai servizi sul territorio non sarebbe una cattiva scelta. Restano però problemi che forze dell’ordine, prefettura, Comune Regione non possono risolvere».
A cosa si riferisce?
«Se i pusher arrestati tornano in libertà dopo 48 ore o vengono immediatamente sostituiti, mi sembra chiaro che sia necessaria un’inversione di rotta. O si cambiano le leggi e si introducono pene severe che si fanno rispettare oppure si fa in modo che chi consuma droghe possa acquistarle e consumarle legalmente. Predisponendo anche una rete di servizi di recupero e assistenza e tagliando risorse alla criminalità. Sarebbe una rivoluzione, ma non credo che avverrà. Aspetto però presidi continui e nuove telecamere».
● Le risorse verranno utilizzate per acquistare almeno 16 tra automobili e moto che saranno messe a disposizione di polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale
● Con 350 mila euro il sistema di telecamere nelle zone di ingresso in città con un software di lettura delle targhe dei veicoli
● Dalla Regione è in arrivo un altro milione di euro per aumentare la presenza di esercito e forze dell’ordine nei quartieri cittadini
«Askatasuna ancora occupato? Io mi fido del sindaco, ma in ogni caso lo scopriremo giovedì mattina». L’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca (Lega) ha annunciato che, dopodomani, effettuerà un sopralluogo nello stabile di corso Regina Margherita 47 che, giovedì scorso, è stato ufficialmente riconsegnato al Comune, «libero da persone», dopo 27 anni di occupazione. A Vanchiglia, però, i residenti hanno visto nei giorni scorsi molte persone entrare e uscire dal cancello sul retro in occasione di due appuntamenti programmati nell’area pedonale di via Balbo. E qualcuno sostiene che gli ex occupanti dormano ancora ai piani superiori dell’ex asilo. «Se il sindaco ci ha detto che lo stabile è libero non ho motivo di dubitarne», aggiunge Ricca. Che allo stesso tempo, però, vuole constatare di persona: «Alle 9 effettueremo un sopralluogo, ci potrebbero essere altri consiglieri comunali, ma io entrerò solo se l’immobile è vuoto, cosa che sarebbe molto grave, per non creare problemi di sicurezza e inutili tensioni. Venerdì incontrerò il ministro dell’interno Piantedosi proprio per parlare di questo tema».
I controlli
Spero che i finanziamenti arrivino anche qui È necessaria una svolta con una strategia mirata