Vava-bolelli, il doppio che sogna
Il giorno dopo è quello dell’analisi per il primo titolo di doppio conquistato accanto a quello che è ormai diventato il compagno con il quale raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. I protagonisti dell’avventura sono Andrea Vavassori, 28enne torinese, e Simone Bolelli, 38enne bolognese. Insieme hanno vinto, alla quarta finale del loro percorso, il 250 ATP di Buenos Aires, battendo Granollers e Zeballos. Vavassori e Bolelli hanno dominato il primo set, vinto 6-2 e nel secondo si sono imposti al tie-break, stringendo i denti quando si sono visti annullare tre set point consecutivi (dal 6-3) e raggiungere sul 6-6. Nuova ripartenza per i due azzurri e successo per 8-6. Una vittoria che è valsa loro 250 punti nella specialità, a consolidare la seconda posizione nella Race to
Turin, alle spalle di Bopanna/ Ebden. La vista sulla “Mole” è sempre più nitida anche se le tappe per arrivare a Torino sono ancora molte, la prima già questa settimana nel 500 ATP di Rio de Janeiro, dove per un gioco della sorte ritroveranno al primo turno (non essendo teste di serie) gli stessi protagonisti fermati in finale a Buenos Aires: «Ora sono gli altri che devono temere Anla drea e Simone – dice dall’italia il padre coach Davide Vavassori – come ha dimostrato il torneo argentino. Sono sempre più forti e sinergici, giocano un tennis aggressivo in grado di mettere in difficoltà chiunque». Vavassori ha fatto un bel salto anche nella classifica di singolare (137 ATP) in virtù dei quarti raggiunti sempre a Buenos Aires partendo dalle qualificazioni.
Un altro piemontese, Stefano Napolitano, ha dato sfoggio di talento vincendo il Challenger più importante in carriera (categoria 100), nella lontana Bangalore (Ind). In finale ha sconfitto 4-6 6-3 6-3 il coreano Seongchang Hong, bissando la vittoria nel 75 di Ortisei datata 2016. Il biellese sembrava perso per il grande tennis, dopo diversi infortuni e operazioni, ed invece è risalito sulla piazza numero 160 ATP e guarda con fiducia alla stagione in corso.
«Sono sempre più forti e sinergici, giocano un tennis aggressivo in grado di mettere in difficoltà chiunque»