E gli architetti si interrogano su progetti e felicità
Nel 2024 una serie di meeting e poi un libro di istruzioni per costruzioni che rendano sereni
Dove sta di casa la felicità? È proprio su questa domanda che si poggia il nuovo progetto culturale della Fondazione per l’architettura di Torino, Building Happiness, che durante tutto il 2024, tra talk e appuntamenti interdisciplinari e intergenerazionali, indagherà il binomio Architettura-felicità.
Una relazione già esplorata in passato da filosofi e scrittori, come Alain De Botton, così come dagli antropologi, ma che oggi ritorna come un tema emergente degli architetti, pronti a sviluppare «edifici felici». La nuova inre infatti vuole sottolineare le conseguenze dell’architettura sulla qualità della vita delle persone, oltre alla responsabilità sociale di chi la promuove.
«Il progetto vede nell’architettura un valore sociale al servizio della comunità – afferma Gabriella Gedda, presidente della Fondazione – anche attraverso la promozione del benessere dei cittadini. Con Building Happiness vogliamo sensibilizzare la comunità degli architetti, al fine di contribuire a realizzare un ambiente urbano che, oltre a soddisfare le necessità pratiche, alimenti il benesseti emotivo degli abitanti».
Il cuore di tutta la programmazione sarà la Masterclass, che indagherà la relazione tra spazi costruiti e felicità grazie ai contributi di docenti esperti e multidisciplinari. Il programma mette insieme architettura e neuroscienze, principi di innovazione e impatto sociale, casi di studio internazionali e lezioni di grandi maestri italiani, le esperienze legate a differenti scale territoriali (dalla città agli interior design), oltre alla lettura di big data e aspettative sul futuro.
«Uno dei principali risultadagine del progetto – sottolinea Eleonora Gerbotto, direttrice della Fondazione - sarà la realizzazione del Building Happiness Book, un volume d’istruzioni per la progettazione felice. Un documento di sintesi dei risultati, ma soprattutto uno strumento pratico e accessibile che sarà pubblicato e reso disponibile per progettisti, architetti e studiosi. Auspichiamo che possa diventare uno strumento utile a contribuire in modo significativo alla creazione di luoghi urbani, case e spazi per la comunità felici».
La kermesse si articolerà in decine di appuntamenti eterogenei (sul sito della Fondazione il programma completo), ospitati in diversi luoghi della città, dal Circolo dei Lettori al Centro Italiano per la Fotografia.