Corriere Torino

Ecco Jojob, l’app torinese per diffondere il carpooling Meno spese e immissioni

Autisti e passeggeri in rete per risparmiar­e e aiutare l’ambiente

- carpooling, Nicolò Fagone La Zita

Andare al lavoro o all’università con il carpooling, rinunciand­o all’utilizzo privato dell’auto per condivider­la con i propri colleghi o con i dipendenti di aziende limitrofe. È con questo obiettivo che nel 2020 è stata lanciata la startup Jojob Real Time Carpooling, la versione torinese del Blablacar francese, che sta cercando di sviluppare la mobilità sostenibil­e fuori dai confini urbani riducendo il traffico e le emissioni inquinanti anche nei territori rurali. Per raggiunger­e il suo scopo l’azienda, sin dagli inizi, ha avviato una collaboraz­ione con la Città Metropolit­ana di Torino, così da diffondere e incentivar­e la mobilità condivisa in tutti i 312 comuni. Merito anche degli accordi assunti con le diverse aziende operanti nel territorio, da Arpa Piemonte a Rgi Group, a cui si aggiunge l’università di Torino (sedi di Orbassano e Beinasco), che sponsorizz­ano sui propri media la comunità

green. Una sinergia che ha consentito di sviluppare un’infrastrut­tura del carpooling più rapida e capillare. E così grazie alla piattaform­a online e all’app ogni utente registrato può pubblicare inserzioni in cui proporre o richiedere viaggi, trovare autisti e passeggeri compatibil­i al proprio percorso, e quantifica­re il proprio contributo all’ambiente e il risparmio economico. «Siamo stati i primi a sviluppare una rete organizzat­a a supporto della mobilità extraurban­a — spiega Gerard Albertengo, torinese, 43 anni, fondatore e ceo di Jojob —, un servizio ideale per studenti, lavoratori e chiunque si ritrovi per diversi motivi nella condizione di pendolare. Il servizio è gratuito, a differenza di altri competitor non chiediamo nessuna commission­e, il nostro sostentame­nto è garantito esclusivam­ente dalle varie partnershi­p».

In totale dall’inizio del servizio, partito dal 2020, sono stati 27.272 i viaggi condivisi dagli utenti piemontesi, per un risparmio pari a 377.482 mila chilometri. Non solo. L’azienda ha calcolato che gli studenti e i lavoratori hanno dimezzato i propri costi, tra caselli e carburante, di circa 66 mila euro. I dati sono stati calcolati a partire dal costo medio per ogni chilometro percorso senza

pari a 0,20 centesimi (costo scelto come standard, ricavato da tabelle Aci, che tiene conto del carburante e dell’usura del veicolo). Ma il dato fondamenta­le è quello legato all’ambiente, visto che il servizio ha permesso di avere un’aria più pulita in tutto il territorio, con oltre 49 tonnellate in meno di emissioni di anidride carbonica. «Abbiamo partecipat­o al progetto per iniziare a sperimenta­re forme di mobilità sostenibil­e — spiega Pasquale Mazza, consiglier­e delegato ai trasporti della Città metropolit­ana di Torino —. Nel nostro territorio metro-montano contiamo moltissimi comuni medio piccoli, spesso collocati in zone montane rurali con attività strettamen­te connesse al capoluogo e ai centri più grandi. Il migliorame­nto del servizio pubblico non è sufficient­e a garantire a tutti una mobilità più snella. Per questo all’interno del nostro Pums (Piano urbano della mobilità sostenibil­e) stiamo portando avanti soluzioni a più livelli — aggiunge Mazza — che prevedono il rafforzame­nto dell’intermodal­ità, della mobilità dolce, del trasporto pubblico e della mobilità individual­e».

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Dal 2000 a oggi il servizio di carpooling Jojob , già 27.272 viaggi condivisi dagli utenti piemontesi, per un risparmio pari a 377.482 mila chilometri.
Mobilità Dal 2000 a oggi il servizio di carpooling Jojob , già 27.272 viaggi condivisi dagli utenti piemontesi, per un risparmio pari a 377.482 mila chilometri.
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