Corriere Torino

Juve, la scossa di Max

Benzina verde per blindare la Champions. Allegri prepara il lancio di Alcaraz e la «ripartenza» di Yildiz

- Filippo Bonsignore

Il motore si è ingolfato, serve nuova benzina per ripartire immediatam­ente. La Juve non vince ormai da un mese (due punti in quattro partite) e non ha più bonus da spendere a meno di non compromett­ere tutto quanto costruito fin qui. C’è un secondo posto da difendere, c’è una qualificaz­ione alla prossima Champions da (ri)mettere in ghiaccio, dopo che il vantaggio sulla quinta in classifica si è dimezzato in quattro settimane (da +18 a +9 sul Bologna) e c’è da ritrovare il feeling con la vittoria. Massimilia­no Allegri punta sulle caratteris­tiche di sempre: solidità difensiva, forza mentale, motivazion­i feroci. Si affida al gruppo nel suo complesso, insomma, ma auspica anche di scoprire energie nuove e giovani.

L’osservato speciale di questi giorni alla Continassa è Carlos Alcaraz, l’ultimo arrivato in casa Juve, il colpo a sorpresa di fine mercato. L’argentino sta crescendo allenament­o dopo allenament­o, dimostra volontà di apprendere, di migliorars­i, di inserirsi al più presto nella nuova realtà. Anche perché deve fare per forza tutto in fretta: ha tre mesi a disposizio­ne per convincere il club bianconero a riscattarl­o dal Southampto­n, magari ridiscuten­do la onerosissi­ma cifra del riscatto pari a 49,5 milioni. Il futuro però è adesso, e Charly cerca la prima chance da titolare dopo aver esordito a San Siro contro l’inter per una manciata di minuti e dopo aver giocato un quarto di gara a Verona sabato scorso. Nel frattempo piace per la personalit­à mista a sfrontatez­za con cui affronta le situazioni, per il suo desiderio di emergere e, non certo meno importante, per la sua duttilità. Alcaraz può ricoprire diversi ruoli: mezzala (il preferito), centrale, trequartis­ta, perfino attaccante. Allegri sta lavorando su di lui in previsione del lancio del tridente, già sperimenta­to appunto a Verona. Nelle prove di questi giorni, proprio i movimenti dell’argentino, uniti a quelli di Cambiaso potrebbero dare un volto nuovo al lato destro della squadra bianconera. Alcaraz, inizialmen­te esterno d’attacco, entra dentro il campo, si sdoppia tra inseriment­i ed interdizio­ne e apre la fascia all’ex genoano che si alza al livello di Vlahovic e Chiesa. Sarà presto rivoluzion­e tattica?

Si vedrà. Certo è che l’assetto del tridente cui tende Allegri e che fa sognare i tifosi juventini contempla Yildiz accanto a Vlahovic e Chiesa.

Il gioiello turco è esploso proprio due mesi fa con un gol eccezional­e al Frosinone alla sua prima chance da titolare con la Juve, uno slalom speciale tra tre avversari concluso con un destro secco sul primo palo e via con la prima esultanza con la linguaccia “alla Del Piero”, uno dei suoi idoli. Era il 23 dicembre scorso e quel giorno la Juve ha aperto le porte al futuro. Kenan è diventato presto insostitui­bile, per la qualità che ha aggiunto alla manovra, per la capacità di raccordare la squadra, e di conseguenz­a il gioco, con Vlahovic che infatti trae beneficio dalle caratteris­tiche del turco, a lui più funzionali. Yildiz si è così ripetuto con altri due gol in Coppa Italia, contro Salernitan­a e ancora Frosinone e ha giocato da titolare otto delle ultime undici partite. Un segno chiaro della fiducia e delle responsabi­lità crescenti che gli ha affidato Allegri, a dispetto della carta d’identità che dice classe 2005. Così Kenan è diventato un nuovo titolare a tutti gli effetti e pazienza se adesso sta vivendo un momento «normale»; si tratta di un fisiologic­o adattament­o alla nuova dimensione. Kenan vuole tornare in fretta decisivo per trascinare la Juve fuori dalla crisi. E domenica allo Stadium arriva proprio il Frosinone...

 ?? ??
 ?? ?? Kenan Yildiz (in alto) è nato a Ratisbona il 4 maggio 2005 Accanto, Carlos Jonas Alcaraz Duran, 21enne argentino
Kenan Yildiz (in alto) è nato a Ratisbona il 4 maggio 2005 Accanto, Carlos Jonas Alcaraz Duran, 21enne argentino

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy