Lascia l’aula per allattare, criticata
Marta Bruschi, presidente del gruppo Pd e candidata sindaca a Biella
Si è allontanata dalla seduta del Consiglio comunale, per andare a casa ad allattare e addormentare la figlia di 8 mesi. Per questo Marta Bruschi, presidente del gruppo Pd e futura candidata a sindaco è stata attaccata dall’opposizione.
È successo a Biella mercoledì sera quando il consigliere della Lega, Alessio Ercoli, vista l’assenza, ha chiesto spiegazioni per la sua assenza. «Vedo — ha detto Ercoli — che tra i banchi della minoranze c’è un’assenza importante. A due delibere dalla fine, il nuovo capogruppo Pd nonché candidata sindaca è andata via. Questo dimostra un ottimo interesse nei confronti della politica. Immagino come possa un domani fare il sindaco». Andrea Foglio Bonda, consigliere di «Buongiorno Biella» lo incalza: «Stai seriamente dicendo che una donna che va a guardare la sua bambina non può fare il sindaco?». In aula, e anche fuori, la polemica diventa rovente. Con il Pd che esprime solidarietà a Bruschi e la Lega che alla fine è costretta a scusarsi. «Mia figlia ha otto mesi e per dormire vuole la mamma — spiega la consigliera Bruschi —. Quando il consigliere Ercoli mi ha attaccato non ero presente. E ne ha approfittato per darmi contro. Sono tranquilla, non sono in maggioranza e dopo sette ore di consiglio so di non aver mancato un mio dovere si rappresentante delle istituzioni». Alla consigliera non è però piaciuto sentirsi attaccare sulla sua candidatura a prima cittadina. «Una mamma può tranquillamente fare il sindaco, anzi, facciamo un discorso più generale, chiunque deve poter ricoprire un ruolo di responsabilità senza dover rinunciare a curare i suoi affetti — spiega —. Deve essere la politica a riuscire a organizzare e fare conciliare i ruoli di mamma e papà. Credo che con un po’ di sacrificio si possa fare tutto. Soprattutto in questo momento storico favorevole, con il presidente del Consiglio e il segretario del maggior partito d’opposizione donne». Non torna sui suoi passi invece Ercoli che sostiene di fare notare da sempre le assenze in Consiglio: «Accadeva ben prima di ieri che Bruschi si assentassechiosa. Il tema che pongo non è dove fossero gli assenti, bensì che non fossero in aula come tutti i colleghi. Governare una città richiede un senso del dovere verso l’incarico istituzionale che nelle assenze non emerge». Un episodio che non è rimasto circoscritto a Biella con i deputati Pd che esprimono «Solidarietà a Marta Bruschi. Ecco chi sono — sottolineano i dem — parlano di famiglia e attaccano violentemente una donna perché si prende cura della propria figlia».