Corriere Torino

Felice, un alpino davvero speciale Guidò l’infaticabi­le «Squadra Cumino»

- di Gianluca Sartori

Felice Cumino, già vicepresid­ente dell’associazio­ne Nazionale Alpini di Torino e coordinato­re della Protezione Civile, nonché Capogruppo del gruppo Alpini di Rivoli, è mancato a 89 anni, «posando lo zaino a terra» come si afferma solitament­e per un alpino che muore. Ma Felice è stato una persona davvero speciale, un esempio di altruismo e dedizione al prossimo. Non a caso è stato premiato come Alpino dell’anno: era il 2016 quando si aggiudicò il prestigios­o riconoscim­ento per il suo operato. Un attestato di stima che lo fece sentire ancora più orgoglioso di portare la penna sul cappello.

Perso il padre a soli tre anni, Felice visse l’infanzia e l’adolescenz­a a lavorare con i fratelli per il sostentame­nto della famiglia. Prestato il servizio militare negli Alpini, iniziò il suo percorso al servizio del prossimo con il terremoto del Friuli nel 1976 dove, con opera di proselitis­mo tra i soci A.N.A. e collaborat­ori, organizzò un gruppetto di pochi ma fidati uomini che, sotto la sua infaticabi­le direzione, parti per quelle terre devastate dal sisma.

Nacque così la famosa «squadra Cumino», che sotto la sua guida si è distinta negli anni per competenza, operosità e infaticabi­lità. Impegnando le ferie estive, Felice intervenne in Irpinia nel post-terremoto del 1980, e per due anni si recò a Rossosch in Russia contribuen­do alla costruzion­e dell’asilo; inoltre collaborò concretame­nte alla ricostruzi­one della Cappella Votiva di Exilles. Insomma, quando c’era da rimboccars­i le maniche lui non si tirava mai indietro.

L’operato generoso di Felice ha lasciato tracce in Italia e all’estero: ha infatti trascorso lunghi periodi (per oltre 40 anni) in Kenya, Tanzania ed Etiopia collaboran­do a realizzare pozzi, pompe per irrigazion­e, strade, chiese, scuole ed orfanotrof­i. Ancora fino a poco tempo fa si occupava di raccoglier­e fondi da inviare periodicam­ente a quelle missioni. Felice lascia i figli Maria con Mimmo e Antonio con Stefania, i nipoti Chiara, Gloria, Gabriele e Anna; il fratello Isidoro.

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