«L’ingresso è sempre con uno stage ma dopo sei mesi c’è il contratto»
Da 5 anni il progetto We4job accompagna i giovani alle prime esperienze
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Per questioni di privacy, giriamo noi agli studenti le richieste ricevute o le pubblichiamo sulla bacheca del sito
Si inizia col tirocinio, da 600-1000 euro, poi il contratto di apprendistato da 1300
Si entra da apprendisti, per circa 800 euro netti Dopo 6 mesi si viene assunti a 1200 euro
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Gli studenti dell’avogadro sono molto richiesti già prima del diploma le aziende seguono anche chi è uscito da tre anni
C’è chi inizia a lavorare appena preso il diploma, chi preferisce rimandare a dopo le vacanze estive. All’istituto tecnico Pininfarina di Moncalieri i colloqui di lavoro si tengono a scuola già nel mese di maggio, ancora prima dell’esame di maturità. In genere i ragazzi iniziano con un tirocinio, pagato tra i 600 e i mille euro, per poi passare dopo 6 mesi al contratto di apprendistato che si aggira intorno ai 1.300 euro.
A gestire l’intera organizzazione è lo sportello «Servizi al lavoro» accreditato dalla Regione Piemonte, in funzione al Pininfarina da 5 anni all’interno del progetto «We4job» a cui aderiscono altri istituti come lo Zerboni di Torino, il Natta di Rivoli e il Maxwell di Nichelino. Ognuno con il suo sportello interno.
«La nostra attività con i ragazzi di quinta inizia a gennaio con le informazioni generali sui tipi di contratti, a febbraio le aziende vengono a presentarsi a scuola, mentre a maggio mettiamo a disposizione alcune aule per gli incontri diretti, veri colloqui di lavoro per chi è interessato a iniziare subito o informativi per chi ci vuole ancora pensare», spiega Alessandro Zanoni, responsabile dello sportello scolastico del Pinifarina, che questa settimana ha ospitato 22 aziende al giorno per le presentazioni.
«Entro metà ottobre esauriamo tutti i ragazzi disponibili, inseriamo tutti quelli che intendono lavorare, ma abbiamo un giro di circa 200 aziende che continuano a chiamarci tutto l’anno: il problema per noi è questo, le richieste sono troppe».
Il Pininfarina sforna diplomati in Meccanica, Elettronica, Chimica e Informatica. Ma non tutti cercano lavoro. Molti proseguono con gli studi all’università o agli ITS, gli Istituti tecnologici superiori che offrono una formazione terziaria. Percorsi non sempre lineari. «C’è anche chi si iscrive e poi cambia idea o chi al contrario sceglie di lavorare e poi capisce di voler riprendere gli studi», aggiunge Zanoni, che non è un professore, ma un impiegato della scuola e lavora a contatto con i docenti.
«Chi inizia a lavorare lo fa con un tirocinio retribuito di 6 mesi e uno stipendio che va dal minimo di 600 euro stabilito dalla Regione a un massimo di mille euro e che poi si trasforma in un contratto di apprendistato, di fatto già a tempo indeterminato, sui 1.300 euro a seconda del livello – prosegue –. La continuità è altissima, le aziende tendono a tenersi stretti i giovani che assumono, hanno fame di personale da far crescere al loro interno».
Scenario simile per gli studenti in uscita dall’istituto Avogadro di corso San Maurizio. «Sono molto richiesti già prima del diploma, le aziende ci chiedono gli elenchi anche di chi è uscito due o tre anni prima – spiega la preside Maria Luisa Chiappetta –. Purtroppo non riusciamo a rispondere a tutte le richieste». All’avogadro sono i professori referenti per l’orientamento e i percorsi di alternanza scuola lavoro ad occuparsene, che confermano le cifre indicate dal Pininfarina. «Di solito i nostri studenti vengono assunti all’inizio con contratti di apprendistato di circa 800 euro al mese netti – riferiscono i prof dell’avogadro –. Tra i 4 e i 6 mesi dopo diventano contratti spesso a tempo indeterminato con una retribuzione sui 1.200 euro al mese».
All’istituto superiore Boselli, le richieste delle aziende arrivano spesso direttamente alla mail della preside Adriana Ciaravella che fa da filtro. «Per questioni di privacy, giriamo noi agli studenti le richieste ricevute o le pubblichiamo sulla bacheca del nostro sito – spiega la preside –. In alcuni casi i ragazzi del tecnico turistico o del professionale commerciale vengono già scelti durante le ore di alternanza e poi vengono confermati dalle aziende con un contratto».
Chi esce dal professionale commerciale in genere trova lavoro nelle segreterie delle aziende. Più variegati i contratti di chi ha il diploma di perito turistico. «Alcuni nostri studenti sono assunti come hostess o steward da compagnie aeree, altri negli alberghi – aggiunge Ciaravella –. Certo che quando sono presi come stagionali la paga è più bassa».