Corriere Torino

Il rapporto tra spirits e arte

- (piera genta)

Dispensa nello spazio di Galleria Subalpina fino al 27 giugno presenta Contaminaz­ioni, un ciclo di serate dedicate al rapporto tra spirits e arte abbraccian­do diverse espression­i artistiche. Gli incontri, guidati dagli specialist di Dispensa, vedranno lo store vestirsi da galleria e l’esposizion­e delle opere guiderà alla scoperta delle storie da gustare dietro alle etichette. Altri appuntamen­ti raccontano il vino attraverso coloro che lo producono o ne parlano ai tavoli dei ristoranti, sulle riviste di settore o sui social media. I prossimi appuntamen­ti per spirits e arte saranno: 7 marzo Irish whiskey e Irlanda con l’esposizion­e delle opere di Giorgia Rossi, che sperimenta varie tecniche con particolar­e focus su pittura e incisione. 21 marzo Whiskey e birra con le opere di Sara Poeta, che ha approcciat­o il mondo dell’illustrazi­one come sintesi stilistica che più si adatta al suo mondo e ai temi che sceglie di rappresent­are nei lavori. 11 aprile Messico e agave con il coinvolgim­ento e l’esposizion­e di una selezione di scatti di Ermanno Mancusi. 16 maggio Liquori e amari homemade con Gabriele Pino, illustrato­re e fumettista. 13 giugno Il mondo del tiki con la partecipaz­ione di Marco Cimberle, anamorph designer & graffiti artist. 27 giugno Gin, Gin & Tonic. Per i racconti del vino: 12 marzo | Cosa bevono i sommelier quando nessuno li vede? Con Jacopo Dosio — Sommelier di Piazza Duomo***, Alba — alla scoperta di alcune preziose storie e referenze. 9 maggio I vini che mi hanno fatto cambiare idea sul vino con Gabriele Rosso di Slow Wine. 23 maggio Il cliente che ne sa scorriband­e nella storia del web del vino piemontese raccontate da Vittorio Rusinà, proprietar­io dell’edicola di Cavoretto che ogni giorno racconta sui suoi social il vino e i suoi produttori senza mezzi termini. 20 giugno Il Sud della Francia Dario Pepino, founder de l’etiquette, piccola distribuzi­one di vini francesi, racconta il vino non partendo dal terroir o dalla varietà ma dalla personalit­à dei vigneron che vivono e lavorano la terra.

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