Il Piemonte e un tocco d’asia La Pista e i menu di chef Scardina
I percorsi gastronomici proposti dallo chef nel ristorante gestito da Gerla 1927 Una nuova sfida per Alessandro Scardina
Alessandro Scardina, torinese, classe 1991. Uno chef che ha cercato opportunità diverse nella sua carriera e che il destino ha riportato a Torino: da gennaio 2024 è il nuovo chef del ristorante La Pista, gestito da Gerla 1927. Un bel ritorno casa chef, che ne pensa? «Mi sono sempre “venduto” abbastanza bene e cercato nuove strade e opportunità lavorative. Diciamo che mi piace buttarmi nella mischia. Torino è la mia città e il desiderio di tornare c’era da diverso tempo. Cercavo un luogo dove poter esprimere la mia idea di cucina. Mi sono proposto a Gerla 1927, che gestisce La Pista e ho aspettato il mio momento».
Alessandro Scardina, potremmo dire lo chef giusto al momento giusto. Dopo un bel percorso lavorativo a Villa La Bollina, Scardina aveva il timore di non avere una chance così importante, di non riuscire a trovare un luogo altrettanto prestigioso. Invece la prova sul campo, un pranzo speciale preparato per l’occasione, ha convinto il dottor Munnia e da nemmeno un mese Scardina è diventato l’executive chef de La Pista. L’idea di cucina, la sua filosofia è concentrata su una proposta tradizionale fatta bene, piatti semplici ma ben eseguiti, che ritroviamo nel menu Radici, a rappresentare anche un po’ il luogo, La Pista del Lingotto e la sua torinesità nell’essere internazionale ma senza abbandonare la tradizione piemontese: «Tengo molto ai piatti tradizionali, sono cresciuto a Torino e mi sembra un doveroso omaggio alla città». In Trust, il menu più stravagante e forse dove ha osato di più, un percorso che è un vero e proprio viaggio, il racconto degli anni di lavoro condivisi con Daniele Lo Grasso, il suo sous chef, che è come un fratello per Scardina. Hanno decodificato le esperienze fatte negli ultimi anni in diverse parti del mondo, Asia in primis: quasi due anni in Australia, a Sydney (Lumi Dining, chef Federico Zanellato); poi Inghilterra e l’isola greca di Alonissos. Questa grande passione per la cucina orientale la ritroviamo nel menu Trust per l’appunto, un’impronta asiatica ben presente, «ma non troppo» aggiunge lo chef. La Pista, un luogo che ha una grande storia per la città, per quello che ha significato negli anni. Chiediamo a Scardina se questo spazio può in qualche modo influenzare la sua creatività. «Sono appena arrivato, devo ancora prendere le misure con questo spazio, con una visione se vogliamo più internazionale e confesso che per me è davvero una grande opportunità, un location unica, un ristorante importante. Le persone qui si aspettano di mangiare piatti molto legati al territorio e non voglio stravolgere queste aspettative». Una nuova sfida per Scardina, che ha un grande desiderio: far innamorare i torinesi della sua cucina, anche quelli che non mollano plin, tajarin e brasato. Una cucina che è legata sì alla tradizione ma che ha al suo interno molte contaminazioni, che possono stimolare la fantasia di chi si siede a tavola guardando la città dall’alto. «Il riscontro è in ogni caso positivo» confessa lo chef, «la clientela è molto colpita dai piatti, dai diversi percorsi gastronomici; tanti commenti rassicuranti che mi spingono a continuare questo bellissimo viaggio appena iniziato. Non dobbiamo spiazzare le persone, ma portarle per mano verso una nuova esperienza». Una brigata solida, tra cucina e sala, che accompagna Scardina in questo nuovo percorso torinese: il sous chef Daniele Lo Grasso, Davide Sterrantino maître e sommelier, Mattia Dagnelli vice maître di sala ed Evi Polliotto, pastry chef.
Dal mese di gennaio del 2024 Alessandro Scardina è il nuovo chef del ristorante La Pista, gestito da Gerla 1927
Dopo l’esperienza a Villa La Bollina, Scardina aveva il timore di non riuscire a trovare un luogo altrettanto prestigioso
Nel menu Radici lo chef guarda alla tradizione piemontese. Trust è un menu che raccoglie le esperienze di viaggio di Scardina