«Juve, zero distrazioni»
Juventus in campo alle 12.30 contro il Frosinone Allegri: «La società ha posto come target il ritorno in Champions. Obiettivo, non obiettivo minimo»
Il futuro è adesso e si chiama Frosinone; tutto il resto deve rimanere necessariamente fuori dai cancelli della Continassa. La Juve vuole dare un calcio alla crisi in cui si è avvitata ormai da quattro partite e Massimiliano Allegri traccia chiaramente le priorità del momento. «Il nostro primo obiettivo è tornare a vincere, non dobbiamo farci distrarre da altre cose».
Come il dibattito che lo coinvolge in vista della prossima stagione e che non esclude un suo addio. «Se firmerei in bianco per restare oltre il 2025? In questo momento non firmerei niente, ho ancora un anno di contratto – dice –. Dobbiamo riportare la Juve a giocare in Champions: abbiamo il dovere di riconfermare il risultato dell’anno scorso anche se poi non giocarla non è dipeso da noi». Il tecnico assicura che «l’entusiasmo c’è sempre, allenare è passione e amore» e riconosce che «alla Juve ho più responsabilità». Ora però è necessario soltanto pensare al presente: «Quando sono tornato, abbiamo iniziato un nuovo percorso, adesso stiamo continuando il lavoro che ci ha chiesto la società che ha posto come obiettivo il ritorno in Champions. Obiettivo, non obiettivo minimo, usiamo bene l’italiano...». Una puntualizzazione non casuale questa e anche abbastanza brusca. «Alla Juve si deve sempre cercare di vincere, tutti abbiamo l’ambizione di vincere – riflette il tecnico bianconero –. Adesso siamo in una fase di costruzione, cercheremo di raggiungere l’obiettivo Champions e di vincere la Coppa Italia ma in questo momento non bisogna farsi distrarre dall’anno prossimo. Anche perché non abbiamo né la certezza di entrare in Champions, né la certezza di giocare la finale di
Coppa Italia. La società sarà pronta per programmare il futuro; io devo concentrarmi sul raggiungimento dell’obiettivo. Ci vuole calma, pazienza ed equilibrio».
Non c’è alternativa al tornare alla vittoria, insomma: «Sta a noi rovesciare questo momento, nessuno ci può regalare una vittoria, nessuno ci può aiutare. Serviranno ordine, compattezza, tecnica, pazienza e fisicità. Dobbiamo accettare le critiche e avere le spalle larghe per far sì che nessuno possa spostarci». Max auspica di ritrovare la Juve granitica capace di scalare la classifica e che si è un po’ persa per strada. Per questo assicura che «non c’è stato alcun crollo emotivo, né di certezze», che «questo passaggio a vuoto può essere utile per la crescita della squadra» e chiede di «tornare a essere ordinati e compatti». E vincenti, naturalmente, perché «per la Champions servono almeno 70 punti e noi ne abbiamo ancora tanti da fare».
Max: «Il mio contratto? Oggi non firmerei niente: ho ancora un altro anno»