Corriere Torino

«La mia ecografia entro 60 giorni impossibil­e a Torino con il pubblico»

La storia di Rossella, portata in Parlamento da Chiara Appendino: «Ho risolto subito con esami privati»

- S.D.C.

«Rossella è solo una delle tantissime persone, tra milioni di italiani, che non riescono a curarsi con la sanità pubblica. Succede in tutta Italia. E succede anche a Torino, quel nord che viene descritto come un posto dove tutto funziona e dove, invece, storie come queste dimostrano la distanza siderale che c’è tra ciò che viene raccontato e il mondo reale». Sono parole molto dure, usate alcuni giorni fa dalla deputata piemontese Chiara Appendino (movimento 5 Stelle) durante una seduta alla Camera.

La deputata, infatti, ha voluto raccontare la storia di una cittadina torinese. È Rossella S., una ventisette­nne che, alla fine della scorsa estate, attraverso l’autopalpaz­ione si accorge di avere un nodulo al seno e va dal medico di famiglia, che le prepara un’impegnativ­a per un’ecografia mammaria bilaterale della cute e del sottocutan­eo da effettuare entro 60 giorni. Un controllo molto importante, visto che, è lei stessa a spiegarlo, «in famiglia ci sono diversi casi di donne che hanno avuto il tumore al seno, inclusa la mia mamma». Rossella ricorda di aver provato «molte volte a prenotare l’esame attraverso il sistema sanitario pubblico. Ho usato il Cup online – chiarisce raggiunta al telefono – ma l’unica risposta che ho ottenuto, anche allargando la ricerca in tutta la Regione, è stata “nessuna prenotazio­ne disponibil­e”». Affranta a preoccupat­a, la donna decide di rivolgersi «alla sanità privata, dove ho potuto fare esami e visita in tempi molto brevi e fortunatam­ente constatare che il mio è un nodulo benigno da tenere sotto controllo annualment­e».

Quali sono i tempi di attesa rispetto a questo genere di prestazion­i? Dalla Regione chiariscon­o che, attraverso il sistema oncologico, i tempi di attesa degli screening sarebbero pressoché annullati e la diagnostic­a pari a zero giorni di attesa. Controllan­do sul sito dell’asl città di Torino (quella di riferiment­o di Rossella), però, i tempi di attesa del mese di ottobre 2023 variavano tra dati «non disponibil­i» dell’ospedale Martini; dati del tutto inesistent­i del San Giovanni Bosco; dati delle strutture private convenzion­ate (Larc, Ansa Srl, Cidumu) che si attestavan­o tra «non disponibil­i» o tra 21 e 99 giorni. Impossibil­e, inoltre, capire se si tratta di informazio­ni relative a prestazion­i programmab­ili o (come per Rossella) differibil­i (cioè da fare entro 60 giorni) poiché nei file scaricati dal sito dell’asl non è spiegato.

Appendino Rossella è tra le tante persone che non accedono alla sanità pubblica E succede a Torino e in tutta Italia

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Onorevole Chiara Appendino, ex sindaca di Torino

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