Toro, il gioco non basta Servono i gol per non farsi scappare il sogno europeo
Alle 18.30 banda Juric in casa della Roma di Daniele De Rossi
Il gioco non basta, ora servono i gol. Trovare la vita della rete è diventato un imperativo per il Torino, le cui ambizioni sono fino ad oggi frenate da un fatturato insufficiente di palloni spediti in fondo al sacco. Con una media di meno di un gol a partita (23 sono quelli segnati in 25 match giocati) in Europa non si va e rimanere a bocca asciutta è un peccato capitale specie se vanifica la mole di gioco prodotta dalla squadra, come accaduto contro la Lazio.
E così in Roma-toro, il secondo confronto di fila dei granata contro una romana (oggi, ore 18.30, stadio Olimpico, diretta Dazn), l’attacco è sotto osservazione: Juric (che ieri non ha parlato in conferenza stampa per ottimizzare i tempi) spera che i suoi replichino la prestazione vista nel primo tempo contro i biancocelesti, aggiungendo ovviamente dei gol. Il tecnico è convinto di avere una squadra competitiva contro qualunque avversario, pur consapevole della difficoltà dell’impegno: i risultati della Roma da quando è arrivato De Rossi parlano chiaro. Proprio il tecnico giallorosso ha elogiato il Toro e il suo allenatore: «Ritengo Juric un grande allenatore, è stato tra i primi che ho spiato, con il suo permesso, quando era al Verona – ha detto DDR nella conferenza della vigilia –. Inoltre, ho un bellissimo rapporto con il suo vice, Paro. Forse il Toro è la peggior squadra da affrontare dopo 120 minuti di partita», in riferimento al match di Europa Leegue di giovedì contro il Feyenoord.
Il parco attaccanti è al completo e il tecnico può decidere su chi puntare. Zapata contro la Lazio è incappato in una serata da polveri bagnate proprio quando aveva preso un buon ritmo sottoporta (tre reti nelle precedenti quattro partite). Rimane ovviamente il primattore dell’attacco granata, ma Juric dovrà valutare anche il suo stato fisico. Anche oggi si cercherà di capire chi ha recuperato meglio dopo le fatiche di giovedì, ma va detto che il tecnico non ha mai rinunciato a Duvan se non quando di mezzo c’erano problemi muscolari. In ogni caso sono pronti gli altri tre attaccanti: Sanabria sembra tornato in forma e con la Lazio lo ha fermato solo il palo. Okereke, che fin qui ha raccolto solo pochi minuti di gioco, scalpita per mettersi in mostra, e poi c’è Pellegri, che è a un passo dalle 50 presenze col Toro in tutte le competizioni. L’olimpico di Roma gli porta bene, sul prato della capitale ha segnato il suo primo gol in Serie A e il primo gol con la maglia del Toro. Juric punta ancora su di lui e valuta la sua candidatura. Per quanto riguarda il resto dell’undici, Rodriguez sembra pronto per tornare titolare in difesa insieme a Djidji e al diffidato Lovato. Sulle fasce inamovibile Bellanova, a sinistra Juric può scegliere tra Lazaro, Masina o Rodriguez spostato qualche metro più avanti (Vojvoda ancora out). Al centro, senza l’infortunato Tameze, c’è Ricci che si candida per far rifiatare Linetty o Ilic. La rifinitura di oggi sarà utile per sciogliere gli ultimissimi dubbi.