Corriere Torino

Patente a punti per i cantieri «Sbagliato punire le fatalità, meglio puntare sui contratti»

La presidente dell’ance Piemonte sul dl Pnrr

- C. B.

La «patente a punti» per le imprese dell’edilizia (ogni infortunio grave costerà crediti fino al ritiro della stessa in caso di esauriment­o punti) entrerà in vigore il primo ottobre 2024, ma avrà «corsie preferenzi­ali». In base al decreto legge Pnrr del governo Meloni, la nuova misura pensata per frenare le morti sul lavoro, saranno esentate tutte quelle aziende certificat­e «Soa», l’attestato che qualifica le imprese a partecipar­e ad appalti importati. L’esclusione delle aziende più strutturat­e, fa tirare un sospiro di sollievo alle ditte piemontesi del settore. «Noi chiediamo che si applichi il contratto nazionale dell’edilizia a tutte le imprese della filiera mentre oggi ci sono tante aree grigie — spiega Paola Malabaila, presidente Ance Piemonte e Valle d’aosta —. Questo eviterebbe l’abuso di contratti che poco c’entrano con il settore e favorirebb­e la formazione».

Per il dl del governo sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. La patente parte da trenta crediti e consente di operare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti. verrà decurtata di 20 crediti in caso di incidente mortale e di 15 punti se l’incidente determina un’inabilità permanente al lavoro. Una valutazion­e che ha fatto scattare le proteste anche dei sindacati. «La vita di un operaio vale 20 crediti?» ha detto Pierpaolo Bombardier­i della Uil. In caso di esauriment­o dei punti, la patente verrà ritirata impedendo alle imprese di partecipar­e agli appalti pubblici.

«L’obiettivo per tutti è avere infortuni zero. A volte però ci sono le fatalità. A nostro avviso punire le imprese, e con esse anche i lavoratori, non è utile a raggiunger­e il risultato», spiega Malabaila. Perché l’azienda che perde la «patenta» non potrà più lavorare per un semestre almeno, con il rischio di perdere commesse e di lasciare a casa i lavoratori. La rete di sicurezza, secondo la presidente delle imprese delle costruzion­i piemontesi, è già scritta e codificata nel contratto degli edili. Sui controlli invece secondo Malabaila bisogna cambiare passo. «Le ispezioni sono tendenzial­mente punitive. In Francia i controlli servono invece a migliorare, sono quasi consulenze. Tutti quanti vogliamo un luogo di lavoro sano e sicuro. Se puntiamo solo sulla repression­e temo non andremo lontano».

Ispezioni spesso punitive In Francia i controlli sono come consulenze

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Paola Malabaila presidente Ance Piemonte e Valle d’aosta

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