Lavoro usurante mal pagato e troppi turni di notte I medici lanciano l’allarme
Anaao-assomed Piemonte e il confronto con Cirio
Un lavoro usurante, con troppi turni di notte, poco considerato da istituzioni e cittadini e mal pagato. Emerge sostanzialmente questo dalla recentissima analisi fatta da Anaao-assomed Piemonte, sindacato che rappresenta la dirigenza medica. Il 98,3% dei professionisti sanitari intervistati dichiara di essere sottoposto ad un eccessivo carico lavorativo e l’85% dei medici cede che la propria vita privata sia condizionata negativamente dall’attività lavorativa o, addirittura, di non riuscire ad avere una vita personale soddisfacente. Problemi che i sindacati hanno sottolineato ieri, durante un incontro con il governatore regionale Alberto Cirio dove si è discusso anche di sanità.
«Sulle liste d’attesa è urgente un intervento sul Cup, come da mesi stiamo richiedendo» ha commentato Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte. Luca Caretti, segretario di Cisl Piemonte, invece, parla di un «piano regionale per il recupero delle liste d’attesa che tiene conto delle nostre richieste e per il
quale abbiamo concordato la stesura di un protocollo di intesa che sarà perfezionato e sottoscritto nei prossimi giorni». L’allarme sulla necessità di riorganizzare la sanità pubblica regionale, inoltre, ieri è stato lanciato anche dal presidente dell’ordine dei medici di Torino Guido Giustetto, in una lunga intervista rilasciata al Corriere e dalla quale emerge il bisogno di ripensare l’organizzazione del servizio sanitario nel suo complesso, rimodulare il rapporto tra ospedali e territorio e la stesura e la condivisione di un nuovo piano sociosanitario. Dal canto suo, però, la Regione precisa «che il documento è pronto, sarà approvato in giunta nei prossimi giorni e poi sottoposto all’esame della competente commissione consigliare che, come previsto dalle procedure, svolgerà le audizioni dei soggetti coinvolti che potranno, in quella sede, presentare le proprie osservazioni al testo e proporre eventuali modifiche». L’assessore alla sanità Luigi Icardi, poi, spiega che «il documento si basa sull’analisi scientifica del fabbisogno di posti letto ed erogazione di servizi sanitari sulla base della situazione attuale, di quella futura, in base alle opere in corso di realizzazione, ad esempio, tramite i fondi del Pnrr e degli investimenti in edilizia sanitaria, e degli studi epidemiologici».