La Juve non finisce mai
Il gol di Rugani al 95’ sottolinea la forza dei bianconeri, che oltre il 90’ hanno recuperato ben 8 punti La corsa Champions ora ha un solido +11
● La Juventus torna in campo domenica sera, alle 20.45, allo stadio Maradona contro il Napoli
● Quindi doppio appuntamento casalingo, prima con l’atalanta domenica 10 alle 18, quindi con il Genoa, ancora domenica, il 17, ancora alle 12.30 come contro il Frosinone
● A quel punto si ferma il campionato: il 30 marzo si gioca Laziojuventus
Fino alla fine, recita il motto della casa, e la Juve l’ha rispettato ancora una volta. La zampata di Rugani al 95’, proprio all’ultimo assalto, ha regalato ai bianconeri una preziosissima vittoria sul Frosinone che permette di fare un passo verso l’uscita dal tunnel della crisi e non si tratta di un episodio isolato. È la quarta volta in questo campionato, infatti, che la squadra di Allegri mette la freccia a tempo scaduto, oltre il novantesimo.
Fino alla fine, appunto, finché c’è una chance. Il successo di domenica è soltanto l’ultimo capitolo di una storia inaugurata da Cambiaso lo scorso 28 ottobre, sempre allo Stadium, con il tocco vincente contro il Verona (1-0 al 97’) e proseguita da Gatti, con il destro rabbioso che è valso la vittoria in casa del Monza al 94’ (dopo che anche nel recupero era arrivato il pari dei brianzoli), e da Vlahovic, con il colpo di testa del successo in casa della Salernitana.
Riassunto: otto punti conquistati nei minuti di recupero. Quattro vittorie che, senza il guizzo all’ultimo respiro, sarebbero state altrettanti pareggi e quindi passi falsi che avrebbero complicato il cammino della squadra di Allegri.
Quattro vittorie fondamentali, ottenute con il brivido, con una forte emozione e con quel pizzico imprescindibile di buona sorte che non possono però definirsi semplice casualità. Al contrario, sono il segno di come la Juve abbia ritrovato mentalità vincente e motivazioni tali da cercare di andare oltre l’ostacolo fino all’ultimo secondo disponibile. Un altro dato lo testimonia: in 9 partite su 26 di campionato, i bianconeri hanno segnato nell’ultimo quarto d’ora di gara. Così, alle reti oltre il 90’, si
Angolo, spizzata e Vlahovic e tocco perfetto di Daniele Rugani (palla tra le gambe di Cerofolini) domenica al 95’ aggiungono quelle tra il 75’ e il 90’ che, in due occasioni, sono state decisive per ottenere un risultato positivo. La firma è stata sempre di Vlahovic: nell’1-1 con il Bologna e nel 2-1 in casa del Frosinone all’andata. In altre tre occasioni, invece, sono stati gol che hanno semplicemente arrotondato il risultato: due li ha segnati Chiesa (con Empoli e Sassuolo) e uno Bremer (Lecce).
La Juve riparte quindi dal gol in extremis di Rugani e Massimiliano Allegri auspica che una vittoria ottenuta in questa maniera possa davvero garantire la scossa giusta per ritrovare quelle certezze che nell’ultimo mese sono evaporate e sbloccare la squadra dal punto di vista mentale. La Signora, infatti, si era fermata all’espulsione di Milik con l’empoli, che aveva portato al primo dei quattro passi falsi consecutivi che l’hanno allontanata in maniera definitiva dal sogno scudetto, e si era avvitata su sé stessa in una crisi preoccupante. I bianconeri avevano d’improvviso perso la forza psicologica di reagire agli imprevisti cui è strettamente legato il venir meno della solidità difensiva (7 gol incassati in 5 partite). È stato così con Inter, Udinese, Verona e con il Frosinone prima che spuntasse Rugani. Così il secondo posto è stato blindato un po’ di più (+4 sul Milan) e lo stesso dicasi per la qualificazione alla prossima Champions (+11 sull’atalanta quinta). Fino alla fine, appunto, per un nuovo inizio.