Corriere Torino

La Juve non finisce mai

Il gol di Rugani al 95’ sottolinea la forza dei bianconeri, che oltre il 90’ hanno recuperato ben 8 punti La corsa Champions ora ha un solido +11

- Filippo Bonsignore

● La Juventus torna in campo domenica sera, alle 20.45, allo stadio Maradona contro il Napoli

● Quindi doppio appuntamen­to casalingo, prima con l’atalanta domenica 10 alle 18, quindi con il Genoa, ancora domenica, il 17, ancora alle 12.30 come contro il Frosinone

● A quel punto si ferma il campionato: il 30 marzo si gioca Laziojuven­tus

Fino alla fine, recita il motto della casa, e la Juve l’ha rispettato ancora una volta. La zampata di Rugani al 95’, proprio all’ultimo assalto, ha regalato ai bianconeri una preziosiss­ima vittoria sul Frosinone che permette di fare un passo verso l’uscita dal tunnel della crisi e non si tratta di un episodio isolato. È la quarta volta in questo campionato, infatti, che la squadra di Allegri mette la freccia a tempo scaduto, oltre il novantesim­o.

Fino alla fine, appunto, finché c’è una chance. Il successo di domenica è soltanto l’ultimo capitolo di una storia inaugurata da Cambiaso lo scorso 28 ottobre, sempre allo Stadium, con il tocco vincente contro il Verona (1-0 al 97’) e proseguita da Gatti, con il destro rabbioso che è valso la vittoria in casa del Monza al 94’ (dopo che anche nel recupero era arrivato il pari dei brianzoli), e da Vlahovic, con il colpo di testa del successo in casa della Salernitan­a.

Riassunto: otto punti conquistat­i nei minuti di recupero. Quattro vittorie che, senza il guizzo all’ultimo respiro, sarebbero state altrettant­i pareggi e quindi passi falsi che avrebbero complicato il cammino della squadra di Allegri.

Quattro vittorie fondamenta­li, ottenute con il brivido, con una forte emozione e con quel pizzico imprescind­ibile di buona sorte che non possono però definirsi semplice casualità. Al contrario, sono il segno di come la Juve abbia ritrovato mentalità vincente e motivazion­i tali da cercare di andare oltre l’ostacolo fino all’ultimo secondo disponibil­e. Un altro dato lo testimonia: in 9 partite su 26 di campionato, i bianconeri hanno segnato nell’ultimo quarto d’ora di gara. Così, alle reti oltre il 90’, si

Angolo, spizzata e Vlahovic e tocco perfetto di Daniele Rugani (palla tra le gambe di Cerofolini) domenica al 95’ aggiungono quelle tra il 75’ e il 90’ che, in due occasioni, sono state decisive per ottenere un risultato positivo. La firma è stata sempre di Vlahovic: nell’1-1 con il Bologna e nel 2-1 in casa del Frosinone all’andata. In altre tre occasioni, invece, sono stati gol che hanno sempliceme­nte arrotondat­o il risultato: due li ha segnati Chiesa (con Empoli e Sassuolo) e uno Bremer (Lecce).

La Juve riparte quindi dal gol in extremis di Rugani e Massimilia­no Allegri auspica che una vittoria ottenuta in questa maniera possa davvero garantire la scossa giusta per ritrovare quelle certezze che nell’ultimo mese sono evaporate e sbloccare la squadra dal punto di vista mentale. La Signora, infatti, si era fermata all’espulsione di Milik con l’empoli, che aveva portato al primo dei quattro passi falsi consecutiv­i che l’hanno allontanat­a in maniera definitiva dal sogno scudetto, e si era avvitata su sé stessa in una crisi preoccupan­te. I bianconeri avevano d’improvviso perso la forza psicologic­a di reagire agli imprevisti cui è strettamen­te legato il venir meno della solidità difensiva (7 gol incassati in 5 partite). È stato così con Inter, Udinese, Verona e con il Frosinone prima che spuntasse Rugani. Così il secondo posto è stato blindato un po’ di più (+4 sul Milan) e lo stesso dicasi per la qualificaz­ione alla prossima Champions (+11 sull’atalanta quinta). Fino alla fine, appunto, per un nuovo inizio.

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Destro chirurgico, fortunato e pesante
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