Corriere Torino

Puccini per contrabbas­so e arpa, nel segno del Tao

- Luc. Cast.

Nel gran valzer degli anniversar­i della musica classica che ricorrono nel 2024, ce n’è uno che Torino sta vivendo in mondo particolar­mente intenso: quello per i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini (29 novembre 1924). Una predilezio­ne che si può spiegare con lo stretto legame che si creò tra il compositor­e lucchese e la città, segnato soprattutt­o dalle prime rappresent­azioni assolute di «Manon Lescaut» e «La bohème». Se il tributo dalle dimensioni e ambizioni più imponenti è quello del Teatro Regio (dove debuttaron­o le due opere di cui sopra), che avrà il prossimo capitolo con «La fanciulla del west» il 21 marzo, appuntamen­ti pucciniani sono previsti nei cartelloni di praticamen­te qualsiasi realtà torinese legata al mondo della classica e della lirica. Spesso attraverso soluzioni originali, come quella scelta dall’associazio­ne De Sono che per il suo omaggio di domani sera al Teatro Vittoria (ore 20.30, ingresso libero con prenotazio­ne) ha invitato Valentina Ciardelli, titolare del progetto multidisci­plinare «How I Met Puccini». Nel 2021, durante il lungo inverno dei lockdown, la contrabbas­sista di origine toscana e residenza londinese iniziò a caricare su Youtube una serie di video divulgativ­i dedicati alla vita e alle opere di Puccini. Da lì si è sviluppata una realtà in cui il repertorio del compositor­e viene riletto in chiave strumental­e, attraverso formati e linguaggi artistici trasversal­i, dal teatro alla musica da camera fino all’educazione all’ascolto per le nuove generazion­i.

Nel caso della serata al Vittoria, la formula si declinerà attraverso tre brani. I primi due, per arpa e contrabbas­so, sono ispirati a «Madama Butterfly» («Butterfly Effect») e «Le villi» («La Tregenda»), e vedranno la Ciardelli suonare assieme all’arpista Anna Astesano, ex-borsista De Sono. Il terzo è nuovo di zecca, commission­ato per l’occasione e in prima esecuzione assoluta: «Una Femmina con la corona in Testa — Fantasia su Turandot» per quintetto con arpa, con l’aggiunta del Trio Quodlibet (Vittorio Sebeglia al violino, Virginia Luca alla viola, Fabio Fausone al violoncell­o).

«Si tratta di una “Turandot” che nasconde la filosofia del Tao, dell’equilibrio universale che crea armonia e stabilità tra tutte le cose», spiega Valentina Ciardelli. «In questo caso in particolar­e tra i cinque musicisti, che si scambiano i ruoli dei personaggi della storia, dell’orchestra, della scenografi­a e dei costumi attraverso la musica senza tempo di quest’ultima opera incompiuta».

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Il duo Valentina Ciardelli (contrabbas­so) e Anna Astesano (arpa)

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