Corriere Torino

«Il M5S non ci vuole». E si aspetta Schlein

Rossi (Pd): «Dobbiamo prenderne atto con rammarico». Ora si teme la fuoriuscit­a di Verdi-sinistra

- G. Guc.

«Ora ci dicano come procedere». Il Pd piemontese aspetta che la segreteria di Elly Schlein batta un colpo, per capire come comportars­i. Dopo la vittoria del campo largo in Sardegna un’intesa gialloross­a anche in Piemonte appariva in discesa, tant’è che anche i dem più scettici avevano accettato l’ipotesi. Poi però sono arrivate come una doccia fredda le dichiarazi­oni della coordinatr­ice pentastell­ata Sarah Disabato: «Il percorso sardo e quello piemontese non sono collegati, le logiche spartitori­e non ci appartengo­no». Parole che adesso il segretario dem Domenico Rossi considera di fatto l’attesperan­ze, stazione del naufragio della trattativa per arrivare a un accordo politico alle regionali del 9 giugno: «Dobbiamo prenderne atto, con rammarico. Come è evidente in queste ore, manca la loro volontà di farlo».

Rossi non nutre più molte anzi si prepara a convocare l’assemblea regionale del partito per assumere le decisioni del caso. Prima però deve avere il via libera da Roma, a cui ha fatto sapere che «non c’è più tempo per aspettare». Non è detto, tuttavia, che l’ok arrivi così presto. Il 10 marzo si vota in Abruzzo e c’è chi vorrebbe aspettare almeno fino a quella data. E poi, come è già successo, è possibile che la trattativa si sposti a Roma.

Il leader 5 Stelle Giuseppe Conte ha ammesso che in Piemonte «si registra maggiore distanza su temi e interpreti», ma non ha chiuso del tutto: «Il dialogo è ancora aperto». Dunque, è possibile che si faccia un ultimo tentativo, anche se le parole dei vertici pentastell­ati sulle «commistion­i tra affari e politica» sembrano spostare il centro del discorso dai programmi alle persone. I dem piemontesi restano così ancora una volta appesi.

La convinzion­e è che il naufragio (anche se non dichiarato) c’è già stato e che alla fine il M5S si presenterà insieme con l’alleanza Verdi e Sinistra, portando a una frammentaz­ione del centrosini­stra che però consentire­bbe di spostare la coalizione al centro e di riaprire il dialogo con Azione e Italia Viva. Il tempo intanto scorre, manca un candidato contro Cirio. Ed entro il 21 marzo il Pd si è prefissato di approvare la composizio­ne delle liste.

Il segretario aspetta il via libera per convocare l’assemblea ma Conte non chiude

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Pd e M5S non sono riusciti finora a trovare un accordo I dem vogliono chiudere in fretta e trovare un candidato anti-cirio entro marzo
Intesa Pd e M5S non sono riusciti finora a trovare un accordo I dem vogliono chiudere in fretta e trovare un candidato anti-cirio entro marzo

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