Juve, caccia al tesoro
La Champions porta le risorse per il mercato Il Mondiale club aggiungerebbe altri 50 milioni E la Coppa Italia ha anche un valore psicologico
Una caccia al tesoro lunga tre mesi. Inizia la volata che porterà alla fine della stagione e sarà il campo a decidere presente e futuro della Juventus. Le due cose sono strettamente collegate, perché dai successi di oggi passano il mercato e i sogni di gloria di domani, oltre che il risanamento del bilancio. Vincere, insomma, per tornare grandi e riportare in equilibrio i conti.
Il faro del nuovo management bianconero è la gestione sostenibile, che significa contenimento dei costi, spese oculate e in linea con le possibilità sul mercato, ringiovanimento della rosa puntando sui giovani. I primi effetti della si stanno già apprezzando; ora però è necessario aggiungere i successi sportivi per accelerare il percorso di ritorno al vertice. La rinascita passa quindi necessariamente dal campo e la palla passa a Massimiliano Allegri e alla squadra. Ci sono tre mesi per concretizzare gli obiettivi stagionali. L’imperativo categorico è il ritorno in Champions League, traguardo minimo della stagione ma quanto mai vitale per i risvolti sportivi ed economici della partecipazione alla principale competizione continentale. L’esclusione dall’europa nella stagione in corso ha portato un danno tecnico – i bianconeri erano ininterrottamente presenti in Champions dal 2012/13 – ed economico, pari a 60 milioni nel primo semestre dell’esercizio in corso sui 95 di rosso complessivo.
L’assenza dal più importante palcoscenico europeo costerà cara, insomma. Per conferma, basta riavvolgere il nastro al recente passato. Negli ultimi anni il club bianconero ha sempre incassato tra gli 80 e i 90 milioni di premi Uefa: 95,6 milioni nel 2018-19; 84,1 nel 2019-20; 82,8 nel 2020-21; 78,7 nel 2021-22. Con due estremi: il record di 110,4 milioni del 2016-17, edizione conclusa con la finale di Cardiff
persa con il Real Madrid e l’eccezione dei “soli” 53,1 milioni del 2022-23 a causa dell’eliminazione ai gironi.
E’ evidente, dunque, la ragione per cui il ritorno in Champions League, e a parteciparvi con continuità, è la priorità della Continassa, specialmente ora che all’orizzonte c’è la partenza del nuovo format della manifestazione. Dalla prossima stagione 2024-25 scatterà la “Super Champions” con un girone unico a 36 squadre e una pioggia di milioni per i club: 20 milioni di euro soltanto per la partecipazione, più tutti gli altri bonus legati a risultati,
ranking storico e market pool.
Fondamentale esserci, insomma, e fondamentale diventa chiudere il campionato tra le prime quattro. A dodici giornate dal termine, la Juventus è a +11 sulla quinta in classifica, un margine di sicurezza significativo da non dilapidare. Non solo, altre risorse fondamentali potrebbero arrivare grazie alla qualificazione al nuovo Mondiale per club della Fifa che partirà nel 2025 e che garantisce una fee di partecipazione di ben 50 milioni. Qui, però, il destino dei bianconeri è legato al cammino di Napoli e Lazio nella Champions League attuale. E la Coppa Italia? Vincendola arriverebbero 7,6 milioni e la Juventus è già in semifinale (contro la Lazio). Via alla caccia al tesoro.