Corriere Torino

«Juventus segreta», fatti e misfatti di un club

- Massimilia­no Nerozzi mnerozzi@rcs.it

Di certo questo libro ha una qualità che sarebbe piaciuta al grande Edmondo Berselli: fa (e farà) discutere, soprattutt­o con ricostruzi­oni e ipotesi — temerarie, pure — che vanno contro le versioni ufficiali, o anche solo ufficiose. Juventus segreta, di Gigi Moncalvo (Valsecchi editore), racconta trionfi e disastri dei bianconeri, oltre a fatti e misfatti della famiglia che pilota il club da oltre un secolo. Sarà presentato al Circolo dei lettori (sala musica), martedì 5 marzo alle 18.

È un libro che ha anche una tesi di fondo — discussa e discutibil­e — palese già dalla copertina: dove John Elkann, presidente di Exor (l’azionista di maggioranz­a), è disegnato in minacciosa penombra, come fosse il signore dei Sith; e Andrea Agnelli, più piccolo, sotto una luce, da ascesa di Skywalker. Del resto, basta girare pagina e leggere, la seconda di copertina: «Chi ha ucciso la Juventus. Chi si aspettasse un punto interrogat­ivo si sbaglia: non è necessario. Qui, infatti, vengono scritti nomi e cognomi di chi si è macchiato di questo “delitto”, non solo sportivo. Così come vengono ricostruit­e dettagliat­amente le responsabi­lità di coloro, in primis John Elkann, che hanno mandato la Juve in serie B nel 2006, dopo le vicende di Calciapoli o

Farsapoli». Opinione, quest’ultima, alla quale aderisce una fetta non piccola di tifosi juventini, nonostante le sentenze sportive e non.

Il libro si snoda su due piani. Il primo è quello finanziari­o-societario legato alle accuse dell’inchiesta della Procura di Torino su plusvalenz­e e manovre stipendi, atti ora finiti ai colleghi di Roma. Il secondo riguarda invece i retroscena, i rapporti personali, le gelosie, le battaglie all’interno della famiglia Agnelli-elkann. Battaglie — legali, anche — alle qualo l’autore ha già dedicato diversi libri.

Alla fine, è un bel tuffo nella memoria, negli aneddoti, nei fatti che hanno accompagna­to la Juve, dentro e fuori dal campo. Così si parla di Jean-claude Blanc e Giovanni Cobolli Gigli, di Higuain e Cristiano Ronaldo, di mogli e fidanzate, perché pure loro, le donne, secondo Moncalvo avrebbero inciso non poco sui destini della società e della squadra. E, of course, si narra di calcio e di politica del pallone: da Ceferin al progetto Superlega, dalle dimissioni del cda bianconero all’avvento del nuovo management. Sullo sfondo, la sfida da Duellanti di Ridley Scott, tra Agnelli ed Elkann: tra chi ha vinto nove scudetti e chi, nelle casse del club, ci ha guidato aumenti di capitale per quasi un miliardo di euro.

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Cugini John Elkann, 47 anni, e Andrea Agnelli, 48

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