Toro, oggi gli esami di Ilic: si teme un lungo stop Centrocampo contato
In vista di Napoli, disponibili solo Linetty e Gineitis in mezzo
Il ginocchio sinistro di Ivan Ilic è piuttosto malandato. Oggi visite mediche e verdetto, con il timore di uno stop non breve per il centrocampista serbo, toccato duro sabato sera da Milenkovic. E in mezzo al campo, in vista della trasferta di Napoli, è scattato dunque un serio allarme. Al «Maradona» non ci sarà infatti nemmeno Samuele Ricci (squalificato), e appare complicatissimo pure il recupero di Tameze, che ha saltato le ultime due gare per un interessamento distrattivo di basso grado al bicipite femorale destro. Insomma, restano solo Linetty e Gineitis, con il lituano che ha comunque mostrato una personalità importante contro la Fiorentina, ricevendo a fine partita anche i complimenti del presidente Urbano Cairo. Intanto, Juric spera di riavere a disposizione Vojvoda, anche se sul binario di sinistra Rodriguez e Masina danno ampie garanzie, e lo stesso Lazaro resta un’opzione solida.
L’altra sera il Toro ha comunque mosso la classifica dopo le due sconfitte consecutive con Lazio e Roma. Il punticino lascia ancora discrete speranze sul fronte Conference, ma ora bisognerà per forza portare a casa un bottino importante nelle trasferte di Napoli e Udine, ultimi impegni prima della sosta internazionale. Le tante assenze non spaventano Cairo: «Siamo contati, tutti hanno però una gran voglia di ottenere l’obiettivo. E a volte anche in pochi si fa molto bene: io sono fiducioso». Il numero uno del club granata ha parlato nel post Toro-fiorentina, e non ha nascosto un certo fastidio per la direzione di gara di Marchetti. «L’arbitraggio? Non è il primo... Ormai è inutile stare lì a commentare – ha detto –. Si è visto tutto, ed è tutto chiaro, non devo dire niente. Qui siamo andati anche peggio rispetto a Laziomilan. C’è poco da aggiungere. A noi hanno tolto un mare di punti. Comunque, mi piace parlare anche di un Toro che ha fatto cose eccellenti nel primo tempo. Meritavamo di andare in vantaggio, molto bene pure nella ripresa con un paio di palle-gol create pur essendo in inferiorità numerica. Squadra compatta, che ha dato l’anima, e questo mi piace molto. È tutto ancora aperto, e giocando così sono convinto che si possa fare un filotto di vittorie».
Fondamentale il recupero di Alessandro Buongiorno, con lui è tutta un’altra musica, sia dal punto di vista tecnicotattico sia per quanto riguarda un discorso di personalità generale della squadra. «Sì, Buongiorno è rientrato davvero alla grande – continua Urbano Cairo –. Djidji ha giocato bene là dietro e Masina pure. Quest’ultimo, in particolare, sta disputando prove parecchio convincenti, e non tutti erano felici quando lo abbiamo preso: un grande calciatore e un ragazzo di spogliatoio fantastico». Capitolo Milinkovic-savic, reduce da qualche colpo a vuoto, fischiato alla lettura delle formazioni: «Vanja è stato molto bravo. I portieri sanno che i loro errori sono sempre quelli più evidenti. In ogni caso, se abbiamo portato a casa tredici clean sheet qualche merito lo avrà pure lui».
Infine, una riflessione sulle diffide arrivate in settimana in curva Maratona che hanno indotto gli ultras a ritirare striscioni e bandiere. «Noi non c’entriamo nulla – dice il presidente –, non ne sapevo nulla. Mi è anche dispiaciuto. O meglio, non so neanche perché siano stati dati i vari Daspo. Se qualcuno sostiene che la ragione sia relativa alla partita Torino-sassuolo, per quei 15 minuti di tifo non presente, allora non saprei. Era anche stata una protesta pacifica... Non so il motivo. Non voglio fare quello che contesta le decisioni della Questura, ma non ho capito bene».
Urbano Cairo
L’arbitraggio con la Fiorentina? Non è il primo... A noi hanno tolto un mare di punti
Sul campionato
È tutto ancora aperto, e giocando così sono convinto che si possa fare un filotto di vittorie