Corriere Torino

Il senso di Lodovico per il commercio Tra i tessuti con ironia e profession­alità

- di Gianluca Sartori

Lodovico Casali era il volto di un commercio che si sta avviando pian piano alla scomparsa, quello dei piccoli negozi indipenden­ti basati sopratutto sull’artigianat­o.

Se n’è andato pochi giorni fa, a 94 anni, a causa di una malattia che se lo è portato via nel giro di un mese, e con lui se ne va un piccolo-grande pezzo di storia di via Accademia Albertina.

Al civico 33 c’è la sua camiceria, un’attività che Lodovico ha gestito per oltre settant’anni. Era il 1949 quando prese le redini del negozio dalle mani del padre Giovanni, che si era fermato nella centraliss­ima via torinese dopo anni passati a comprare e rivendere attività.

Lodovico, fin da giovane, capì di avere un talento per il commercio. Ed è questa dote che gli ha permesso di cavarsela sempre, nelle congiuntur­e economiche più favorevoli come in quelle meno fortunate. Gradualmen­te le cose sono diventate sempre più complicate, vuoi per la concorrenz­a delle grandi catene commercial­i, vuoi perché via Accademia Albertina non è più un buon posto per un negozio. Non è zona pedonale, non si può parcheggia­re e per tutto il giorno c’è la Ztl. Ma, in qualche modo, Lodovico se l’è sempre cavata grazie alla capacità di ritagliars­i una clientela affezionat­a.

Camicie su misura, pigiami fatti a mano, biancheria. Lodovico sapeva capire cosa volessero i suoi clienti e riusciva a soddisfarl­i. Inoltre, sapeva accattivar­si la simpatia delle persone per la disarmante ironia e il senso dell’umorismo. Era un gentiluomo d’altri tempi, e per lui è sempre stata fondamenta­le la moglie Teresa, scomparsa nel 2013 dopo una malattia. Lo aiutava in negozio e soprattutt­o con la crescita dei figli Giovanni, Pierpaolo e Rita. Tutti e tre col tempo hanno preso altre strade, ora dovranno decidere cosa fare di quello storico negozio di via Accademia Albertina che papà ha portato avanti fino al gennaio di quest’anno: «Non sarà affatto facile, ma cercheremo di tenerlo in piedi», dice Rita. Lo sperano i clienti, anche se il vuoto lasciato da Lodovico è incolmabil­e.

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