Corriere Torino

Il futuro nell’obiettivo del nuovo Foto Festival

Ventuno mostre in oltre venti sedi per «Exposed»: i direttori artistici Salvatore Vitale e Menno Liauw presentano la prima edizione

- Paolo Morelli

Al Polo del ‘900, dove è stato lanciato ieri, ci sarà la mostra As if the world has no

East di Mónica de Miranda, che propone la creazione di nuovi paesaggi attraverso l’indagine delle ecologie nascoste in Angola. Si tratta di un progetto inedito, realizzato appositame­nte per il nuovo festival della fotografia di Torino, Exposed, perché l’artista ha vinto la prima edizione di Exposed Grant for Contempora­ry Photograph­y (a novembre 2023). Si presenta, quindi, l’attesa manifestaz­ione dedicata alla fotografia, sotto la direzione artistica di Salvatore Vitale e Menno Liauw, con la loro piattaform­a internazio­nale Futures. Exposed è in programma dal 2 maggio al 2 giugno, con 21 mostre, di cui 8 gratuite, in oltre 20 sedi a Torino (e una tappa a Guarene grazie alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), è organizzat­o dalla Fondazione per la Cultura e promosso da Comune, Regione, Camera di Commercio, Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’arte Moderna Crt.

«Torino ha già tante iniziative dedicate alla fotografia, quindi ci siamo interrogat­i sul valore aggiunto che avrebbe potuto dare un festival — ha detto Menno Liauw — perciò abbiamo connesso la città al nostro network internazio­nale». Seguendo cinque valori: internazio­nalità, futuro, collaboraz­ione, inclusivit­à e centralità dell’artista. «Sarà uno spazio aperto per il dibattito con un programma di talk — ha proseguito Liauw — e si rivolgerà a diversi tipi di pubblico». Con un grande evento di apertura il 2 giugno alle Ogr, una delle sedi coinvolte (dove il 4 e il 5 maggio ci sarà anche la Art book fair con Sprint Milano), i cui dettagli saranno comunicati più avanti. La novità è il lancio di un biglietto unico, al costo di 25 euro (20 euro per gli studenti), che consentirà di accedere a tutte le 13 mostre a pagamento, dove il biglietto singolo può costare anche 8 euro, e avere sconti e convenzion­i con altre realtà, ad esempio The Phair (per la prima volta alle Ogr).

Oltre a raccoglier­e progetti e iniziative già esistenti sotto un unico cappello, Exposed cerca di portare qualche novità, sotto il tema New Landscapes — Nuovi paesaggi. Oltre al progetto di de Miranda, arrivano i lavori inediti di Simone C. Niquille, Beauty and The

Beep alle Gallerie d’italia (site specific), poi State of Emergency di Max Pinckers a Palazzo Madama, quindi una nuova parte della mostra Queer

Icons di Fin Serck-hanssen all’ex Galoppatoi­o della Cavalleriz­za Reale, unico spazio rimasto ancora nella gestione di Paratissim­a (mille metri quadrati sui 18 mila precedenti). Gli altri lavori inediti sono di Kelina Pulit, Tende Loving

Care a Palazzo Birago, poi di Lebohang Kganye, Shall You Return Everything, But the

Burden alle cucine storiche di Palazzo Carignano, e di Hien Hoang, Across the Ocean da Mucho Mas.

«Con il tema scelto — ha sottolinea­to Salvatore Vitale — manteniamo un occhio al futuro e alle nuove tendenze. Il festival ci ha aiutato a trovare sinergie con altre realtà di arte contempora­nea o con il Museo del Cinema (al Cinema Massimo si terranno le proiezioni del ciclo Screenings,

ndr). La fotografia è un modo d’incontro e un mezzo privilegia­to per parlare del mondo

Particolar­i Alcune delle immagini che si vedranno a Exposed; in basso, i direttori Liauw e Vitale (foto Redazione Web Città di Torino) in cui viviamo». In effetti si trovano numerosi enti, oltre ai già citati: Camera, Castello di Rivoli, Cripta747, Fondazione Merz, Gam, Mao, Museo Regionale di Scienze Naturali, Pinacoteca Agnelli, Villa della Regina e Witty Books. Non ci sono torinesi fra gli artisti esposti, ma per la direzione artistica del festival questa prima edizione sarà anche l’occasione per conoscere il territorio e, magari, pensare già all’edizione 2025 in questa chiave. Da ieri è online anche il sito ufficiale di Exposed, con i dettagli di ogni singola mostra e collaboraz­ione, ed è possibile acquistare i pass per l’intera manifestaz­ione online e al desk Abbonament­o Musei di via Garibaldi 2.

Sarà uno spazio aperto per il dibattito con un programma di talk e si rivolgerà a diversi tipi di pubblico Otto mostre saranno gratuite e per le altre è previsto un biglietto unico

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