Corriere Torino

La Davis è a Torino

Il prestigios­o trofeo vinto da Sinner, Sonego e compagni è in mostra da ieri (fino a oggi) al Circolo della Stampa Sporting

- Finals Finals, Finals. Filippo Bonsignore (l.igh.)

La Coppa Davis torna a casa. La festa per lo storico successo dell’italia a Malaga lo scorso 26 novembre continua e il tour in tutto il paese voluto dalla Federtenni­s per celebrare gli azzurri, di nuovo campioni dopo 47 anni, ha portato il trofeo là dove sono state scritte pagine importanti della storia di questa manifestaz­ione. A Torino e in particolar­e al Circolo della Stampa Sporting. Da ieri la coppa fa bella mostra di sé in corso Agnelli, dove resterà fino a stasera. «È un momento storico per il circolo, ci sentiamo parte della Coppa Davis e del trionfo degli azzurri», sottolinea il presidente, Pietro Garibaldi. In effetti è così, innanzitut­to perché uno dei protagonis­ti della vittoria italiana è Lorenzo Sonego, torinese e tesserato per lo Sporting, dove si allena con il coach Gipo Arbino. Sonny era assente giustifica­to perché è già in California dove oggi inizierà l’avventura al Master 1000 di Indian Wells, incontrand­o al primo turno un avversario non semplice come il serbo Miomir Kecmanovic.

Il legame tra lo Sporting e la Davis, in ogni caso, è ancora più profondo: il circolo ha infatti ospitato ben sei volte il torneo tra il 1948 e il 1973, anno in cui l’italia superò la Spagna approdando alla finale della Zona B europea. Non solo, la Davis è stata a Torino in altre cinque occasioni e qui bisogna aprire gli almanacchi: la prima nel 1928 al Tennis Club Juventus di corso Marsiglia per la sfida Italia-indie Inglesi; nel 1931 presso lo Stadium situato dove oggi c’è il Politecnic­o nell’odierna area del Politecnic­o per Italia – Olanda; nel 1970 e nel 1980

Lorenzo Sonego, sceso in classifica mondiale al numero 55, inizierà il suo Masters 1000 di Indian Wells, dove non ha mai superato un turno nelle precedenti partecipaz­ioni, contro il serbo Miomir Kecmanovic, numero 47 Atp. Avversario solido e capace di ottime performanc­e quando è in giornata, il serbo significa per il 28enne torinese ricordi felici e meno esaltanti. Nella loro prima sfida nel massimo circuito vinse l’azzurro sull’erba atipica di Antalya. Match giocato in finale al termine del quale Sonego sollevò il suo primo grande trofeo. Negli altri due testa a testa è stato invece Kecmanovic ad imporsi, nel 2° turno del Rio Open 2022 e nel terzo degli al Tennis Club Monviso di Grugliasco, prima per Italiaceco­slovacchia, quando debuttò Adriano Panatta, e poi per Italia-svizzera. Nel 2021, invece, è stato ospitato il girone con Italia, Stati Uniti e Colombia che segnò l’esordio proprio di Sonego. Il feeling con la Davis è così stretto che l’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca, auspica: «Ci auguriamo che, quando le

finiranno, la Federtenni­s possa scegliere Torino come città candidata ad ospitare le finali di Davis». Che per quest’anno saranno ancora a Malaga. Al momento, però, il dossier principale riguarda proprio le Atp Finals e il quinquenni­o 2026-2030. Torino è in corsa per ospitare il torneo anche oltre il 2025 e c’è fiducia affinché possa rimanere sede del Masters almeno per un altro biennio, fino al 2027. E questo nonostante l’insidia seria dell’arabia Saudita, entrata in modo forte nel tennis con la partnershi­p tra il Fondo Sovrano Pif e l’atp per la sponsorizz­azione di diversi appuntamen­ti del circuito, tra cui proprio le

Allungare la magia di giornate memorabili come quelle dello scorso novembre con la straordina­ria cavalcata di Jannik Sinner significhe­rebbe innanzitut­to attrarre sempre più nuovi praticanti. Grazie alle infatti, il numero dei tesserati in Piemonte è esploso: dai 67.096 del 2021 si è passati agli oltre 100 mila del 2023. L’effetto Sinner si nota anche nella corsa al biglietto per l’edizione 2024: sono già oltre 70 mila quelli venduti, +257% rispetto allo scorso anno a quest’epoca.

Australian Open dello stesso anno. I precedenti, consideran­do anche i circuiti Challenger e Itf, portano il bilancio complessiv­o in perfetta parità (3-3). Sonego è reduce in questo inizio di stagione da buoni match anche se non coronati da vittorie, vedi l’ultima uscita a Dubai contro Medvedev, persa in tre set dopo una grande prima frazione. Gli manca un po’ di fiducia, quella che arriva solo con i risultati. La speranza, sua e del team guidato da Gipo Arbino, è che proprio a Indian Wells Lorenzo possa invertire la marcia. Il vincitore troverà al secondo turno il britannico Cameron Norrie. Per il torinese si tratta della quarta presenza al primo Masters 1000 di stagione.

Presidente Garibaldi Momento storico per il circolo, ci sentiamo parte del trionfo degli azzurri

L’assessore Ricca Puntiamo su Torino come città candidata a ospitare le finali di Davis

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