Corriere Torino

Masina, il colpo del Toro

Juric conquistat­o da Adam: «È splendido, il suo apporto non è quantifica­bile» Cairo: «Fa molto bene»

-

Quando Adam Masina è arrivato al Torino, non mancavano i critici e le perplessit­à. L’italo-marocchino sembrava lontano dal suo picco, quello delle tre stagioni vissute da titolare a Bologna dal 2015 al 2018. Nei diciotto mesi precedenti, frenato da una lesione del legamento crociato e da una fascite plantare, aveva raccolto soltanto diciotto presenze a Udine, di cui solo quattro in questa stagione, in una squadra che lotta per la salvezza.

Fin dai suoi primi istanti sotto la Mole si è però capito che Adam ha qualcosa di speciale, anzitutto nell’approccio alla sua profession­e. Al netto della presentazi­one a stampa e tifosi in cui stupì tutti con una dissertazi­one filosofica tra Platone e Schopenhau­er, Masina si è immediatam­ente fatto trovare pronto, calandosi bene nel contesto. Complice un infortunio muscolare di Rodriguez è stato chiamato in causa fin da subito e le risposte sono state positive, tanto da risultare il miglior granata nella partita contro la Salernitan­a, quattro giorni dopo il suo arrivo sotto la Mole.

Adam ha sfruttato l’acciacco dello svizzero per dimostrars­i subito in grado di sostituirl­o come braccetto di sinistra della difesa a tre; tanto che, una volta tornato a disposizio­ne Ricardo, Juric ha comunque deciso di non rinunciare a Masina. E contro la Fiorentina ha preferito far sedere in panchina Lazaro, avanzando di qualche metro la posizione dello svizzero per lasciare l’ex Bologna in difesa.

Il Toro a fine gennaio non si aspettava di aver preso un titolare, ma questo è ora Masina, che ha sempre offerto buone prestazion­i faticando solo a Roma contro un certo Paulo Dybala. Comprensib­ile, per chi veniva da due anni di

Adam Masina è nato a Khouribga il 2 gennaio del 1994. In possesso di doppio passaporto, è nazionale del Marocco quasi-inattività. «Abbiamo preso un ragazzo splendido, l’apporto che sta dando nello spogliatoi­o non è quantifica­bile», spiegava Juric qualche giorno fa. E anche il patron Urbano Cairo gongola: «Quando abbiamo preso Masina c’è stato chi ci criticava, ma direi che sta facendo molto bene».

Con Masina il Torino forse non ha trovato un quinto di sinistra in grado di incidere come fa Bellanova a destra (e va detto che Juric non lo ha ancora testato in quella posizione), ma ha risolto un problema che potenzialm­ente potrebbe aprirsi in estate. Infatti, il contratto di Ricardo Rodriguez, come noto, è in scadenza il 30 giugno. La situazione è ancora aperta a ogni soluzione, ma il Toro sa che in caso di mancato rinnovo con lo svizzero potrebbe avere già in casa un sostituto adeguato. Masina, infatti, è in prestito con diritto di riscatto e la società può far suo il cartellino versando un milione di euro all’udinese. Il rapporto qualità-prezzo appare di quelli convenient­i, insomma. Intanto, la testa va solo a questo campionato, Masina e Rodriguez giocano insieme, si trovano sulla stessa fascia e pensano alla sfida contro il Napoli. Al «Maradona», probabilme­nte, i due dovranno gestire le scorriband­e di Anguissa e Politano.

Sarà una partita complicata per il Torino, non solo per lo stato di forma di un avversario in crescita evidente, ma anche per il fatto che oggettivam­ente mancano dei ricambi importanti, soprattutt­o a centrocamp­o. Ilic, Ricci e Tameze sono fuori, recupera solo Vojvoda che può essere un’altra alternativ­a sulla fascia sinistra. A centrocamp­o giocherann­o Vlasic, Linetty e Gineitis, in panchina non ci sarà Ivan Juric ma Matteo Paro. Il suo bilancio nelle partite in cui ha sostituito Juric è di due vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. L’obiettivo, manco a dirlo, è quello di migliorare il bottino.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy