Corriere Torino

Cirio arruola i medici di famiglia per la sua «lista del presidente»

In campo Venesia e Varese. E poi Moderati, Torino Bellissima e Azione

- Gabriele Guccione

Non ci saranno solo i sindaci del Piemonte più profondo, pronti a drenare voti nei Comuni più piccoli. E nemmeno soltanto gli «infiltrati» della galassia civica e centristi che va da Torino Bellissima ad Azione, passando per i Moderati, che consentira­nno ai terzopolis­ti di centrodest­ra di sostenere il governator­e uscente senza la scocciatur­a di dover mettere in bella vista i propri simboli. Nella lista del presidente a cui lavora Alberto Cirio, con l’obiettivo di rafforzars­i personalme­nte e non rimanere schiacciat­o nella lotta per la supremazia nel centrodest­ra tra Fratelli d’italia e Lega, il mondo della sanità avrà una rappresent­anza di primo piano. L’ultima indiscrezi­one riguarda il nome di Roberto Venesia, segretario regionale della Fimmg, il più rappresent­ativo tra i sindacati dei medici di famiglia. Sarà proprio lui, a quanto si dice nel cerchio magico del governator­e, il candidato forte della lista Cirio. Un modo per prevenire gli attacchi degli oppositori sulla gestione della sanità degli ultimi cinque anni, schierando in campo un nome, quello di Venesia, che è il presidente della scuola piemontese di formazione di medicina generale, capace oltretutto di catalizzar­e il voto dei colleghi medici di base.

Oltre a Venesia, Cirio ha incassato la disponibil­ità a correre dell’oncologa alessandri­na Paola Varese, primario dell’ospedale di Ovada, una carriera nel servizio pubblico e una lunga attività nel volontaria­to. Per lei è pronta la posizione di capolista in una formazione che anche in altre parti del Piemonte unirà figure del mondo della sanità ad amministra­tori locali. Tra questi ultimi, ci sono il sindaco di Busca, nel Cuneese, Marco Gallo, ma anche altri colleghi sparsi in tutto il Piemonte. Il contenitor­e a cui lavora il capo di gabinetto e luogotenen­te del governator­e Gian Luca Vignale sarà aperto anche agli esponenti di quelle formazioni politiche, come Azione o i Moderati, che non metteranno in campo i loro simboli ma schiereran­no i loro candidati nella lista civica. È l’esempio del buschese Gallo, legato al commissari­o regionale calendiano Enrico Costa, ma anche del moderato Silvio Magliano, ma anche del manager delle acque minerali Enrico Dalmirani, che rappresent­a il nome indicato dalla formazione Torino Bellissima di Paolo Damilano. Il modello è per certi versi quello usato sotto la Mole dall’amico-nemico di Cirio, Stefano Lo Russo: la sua lista civica aveva rappresent­ato il territorio neutro in cui far correre i «senza partito». Del resto, mentre Cirio ha già iniziato la campagna elettorale, dall’altra parte il centrosini­stra si trova ancora impantanat­o nelle sabbie mobili del campo largo PD-M5S.

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Presidente della Regione Alberto Cirio, governator­e del Piemonte

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