Tutti a caccia di Bagnaia
Il Motomondiale riaccende i motori in Qatar. Pecco insegue il terzo titolo iridato in Motogp e intanto pronostica l’amico Vietti campione in Moto2
Su il sipario. La Motogp 2024 accende i motori. Da oggi in Qatar parte la lunga corsa – 21 Gp che aggiungendo le Sprint Race diventano 42 gare - di Francesco Bagnaia verso il terzo titolo iridato consecutivo. Non c’è due senza tre, verrebbe da dire. Pecco però lo dice in un altro modo, lapalissiano: «Tre è meglio di due. Io darò il massimo per tornare a vincere ancora. Siamo competitivi, il team c’è: per cui, testa bassa e spingiamo al massimo per confermare il titolo e centrare la tripletta». La pancia non è piena, del resto l’appetito vien mangiando: «I due titoli di Motogp in bacheca non mi fanno sentire diverso dal passato: l’ambizione è la stessa di sempre», assicura Bagnaia.
Attenzione a Martin e Bezzecchi, l’anno scorso secondo e terzo. Ma c’è anche un quarto incomodo, Marc Marquez, che ha lasciato la Honda per la
I due titoli di Motogp in bacheca non mi fanno sentire diverso dal passato: l’ambizioneèla stessa di sempre
Ducati Pramac con l’obiettivo di raggiungere a quota 9 Mondiali quel Valentino Rossi di cui Pecco è il figlioccio prediletto: «Marc è sempre un grande campione – dice Bagnaia –, ora in sella a una moto molto forte: vedremo chi sarà il contender principale per il titolo». A stretto giro, la replica dello stesso spagnolo: «Ci sono grandi aspettative – ammette Marquez -, ma io so come sono andati gli ultimi due anni in cui non ho vinto nemmeno una gara. So da dove arrivo e dove voglio andare. Devo imparare da Pecco, Jorge e Marco». Bagnaia insegue una vittoria che in Qatar, nella classe regina, non ha ancora ottenuto: «Sono in forma, con il team abbiamo lavorato bene svolgendo nei test tutto il lavoro che avevamo pianificato. Il feeling con la nuova Ducati è già buono». Poi, scendendo nello specifico della moto e del suo legame (rinnovato) con la squadra di Borgo Panigale: «La Desmosedici GP24 si è dimostrata estremamente competitiva, mi sono adattato meglio rispetto alla GP23. Inoltre, sono davvero contento di avere prolungato il mio contratto con Ducati. Potrò lavorare con la mente libera, senza distrazioni: non dovrò fare altro che concentrarmi sulla pista e sui risultati».
Il fuoriclasse di Chivasso pronostica se stesso e il suo conterraneo piemontese Celestino Vietti iridati in Motogp e Moto2: «Aldeguer sarà un ottimo pretendente – conclude Pecco -, ma Celestino (in sella alla Red Bull KTM Ajo che ha vinto gli ultimi tre titoli della classe intermedia; ndr) è in una buona posizione per dimostrare tutto il suo potenziale».