Il carattere del Torino
Come profetizzato da Ivan Juric, Sanabria entra e si sblocca: 1-1 Paro applaude tutti i granata: «Bravi a riprenderla e gestirla»
Dal Napoli al Napoli, Tonny Sanabria spezza il sortilegio ed esce dalla crisi di fiducia in cui era caduto come meglio non avrebbe potuto. Il paraguaiano non segnava dalla partita di andata contro i partenopei del 7 gennaio: nella tana degli azzurri parte dalla panchina, ma entra subito dopo il gol di Kvaratskhelia e segna in rovesciata al primo pallone toccato. Per un attaccante la rete è la migliore medicina: Tonny si sblocca ed esulta mettendo il dito davanti al naso, può servire anche questo.
«Ricordo la scorsa stagione, quando Tonny aveva vissuto un periodo simile. Un giorno, ad Empoli, partì dalla panchina e trovò il gol, sbloccandosi, alla fine fece il record di marcature e realizzando anche gol difficili». Ivan Juric, alla vigilia, era stato profetico. La speranza di tutto il Toro è che la rinascita di Sanabria possa portare a qualcosa di simile: la squadra ha bisogno di gol come l’aria, il contributo del paraguaiano è e resta fondamentale, non può non essere così se si parla di un attaccante che in carriera ha saputo trovare la doppia cifra di
Tornano i big dell’ultramaratona, torna la 24 Ore di Torino. Il via oggi alle ore 10, su un circuito all’interno del Parco Ruffini; l’arrivo alla stessa ora di domani: vince chi macina più chilometri. Il record dell’evento organizzato dal Club Super Marathon è di 277,439 km: in linea d’aria, la distanza da Torino a Livorno. Tra i 200 al via i favoriti sono lo svedese Simen Holvik, lo spagnolo Ivan Penalba Lopez e la valdostana di adozione Lisa Borzani. Nella 100 km attenzione al torinese Fabio Fiorenzano e soprattutto al faentino Alessio Grillini, mentre nella prova sulle 8 ore ci sarà il torinese Domenico Marconato, vincitore nel 2018. (Tim.o) gol nella A e nella Liga.
Al Maradona il Toro si difende con ordine nel primo tempo, ma nella ripresa va sotto: Kvaratshkelia serve Mario Rui e poi raccoglie il suo invito dentro l’area di rigore, sfuggendo alla guardia di Djidji per bucare Milinkovic-savic. A quel punto, però, il Torino reagisce con veemenza. E, da corner di Gineitis, Sanabria sfrutta il rimpallo giusto con un’acrobazia da applausi. La risposta arriva subito, perché la squadra è viva e crede in quello che fa. Certo, il colpaccio che voleva Juric non è arrivato e il salto in classifica è ancora una volta rimandato. Il Toro però dimostra, se non altro, solidità mentale e tattica in attesa di tempi migliori. Il finale di gara è stato simile a quello visto contro la Fiorentina: grande compattezza, unità di intenti, sana rabbia agonistica, voglia di non prendere gol. Lo sottolinea anche Paro, in panchina per lo squalificato Juric: «Andare sotto e riprenderla non era semplice. Sono contentoi anche per Tonny (Sanabria) che era stato sfortunato in passato. Lui è un giocatore importante, speriamo si sia sbloccato. Ma bravi i ragazzi anche a gestire la partita dopo il pareggio: un punto meritato, sia per lo spirito sia per il gioco». E Il Toro riparte da questo, ritrovando giocatori importanti: non solo Sanabria, ma anche Milinkovic-savic, determinante a più riprese. Molto bene anche Gineitis, il lituano ha sfoderato un’altra prestazione di personalità e ha fatto capire di poter essere l’uomo giusto per battere i corner, risorsa che la banda Juric ha sfruttato troppo poco sinora. Sabato un’altra trasferta, a Udine. L’obiettivo è confermare questa solida grinta, e tornare a casa con i tre punti.