Metodo e analisi tra ricerca e didattica Il senso di Katiuscia per la psicologia
Katiuscia Sacco, psicologa e docente universitaria, se n’è andata a pochi giorni dal compimento dei 50 anni. Presto, decisamente troppo presto: aveva ancora tantissimo da dare, alla figlia Giulia, alla famiglia, agli studenti e ai ricercatori.
Dopo la Laurea in Psicologia conseguita presso l’università di Torino con votazione 110 e lode nel 1998, Katiuscia ha completato un prestigioso percorso di ricerca all’università di Yale e poi si è dottorata a Torino nel 2003, in Scienze Cognitive. In seguito, dopo aver ottenuto una borsa di post-dottorato e un assegno di ricerca dall’università, ha iniziato a insegnare Psicologia Generale e Metodologia della Ricerca in Psicologia presso Unito, prima come ricercatrice quindi nei panni della professoressa associata. Ci sono state, inoltre, altre attività formative nell’ambito della psicobiologia, svolte al Politecnico, come pure al Koelliker, al Gradenigo e anche fuori Torino.
Gli studi di Katiuscia si sono concentrati in particolare sui processi di ragionamento e di memoria; la professoressa ha sempre avuto un grande talento nell’abbinare temi classici delle discipline psicologiche alle ultime scoperte del settore. Inoltre, si è interessata alle possibili applicazioni in ambito clinico e sociale dei suoi studi, riuscendo in questo modo ad ottenere diversi brevetti e finanziamenti in Italia e all’estero.
Ma la grande passione di Katiuscia era sicuramente la didattica. Ha trasferito il suo ventennale lavoro di ricerca teorica ed applicata nel campo delle neuroimmagini nel volume «Neuroimaging per lo studio del cervello umano», un libro di testo destinato a studenti universitari del presente e del futuro. Inoltre, dal 2014, dirigeva un gruppo di ricerca i cui collaboratori hanno potuto apprezzare le sue abilità come mentore e il perenne sorriso. «La comunità professionale - scrive l’ordine degli Psicologi del Piemonte - si unisce con affetto al dolore della famiglia, ricordando Katiuscia Sacco per la sua sensibilità, intelligenza, forza, grande coraggio e umanità».