Urso: «Ilva, entro il 2025 via alla procedura di assegnazione»
Il ministro nello stabilimento di Novi Ligure. La Regione Piemonte consegna il documento che chiede garanzie
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha fatto visita ieri mattina allo stabilimento ex Ilva di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, insieme al commissario straordinario Giancarlo Quaranta, incontrando istituzioni locali e sindacato. Al tavolo hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, con l’assessore al Lavoro Elena Chiorino, gli assessori alessandrini Vittoria Poggio e Marco Protopapa, i sindaci dei Comuni di Novi Ligure, Racconigi e Gattinara, oltre al presidente della Provincia di Alessandria, i parlamentari del territorio e le rappresentanze dei sindacati e dei lavoratori.
«Dall’incontro di questa mattina è emersa la volontà di tutti gli attori, dagli enti locali ai sindacati, di lavorare insieme come stiamo facendo per rilanciare la siderurgia italiana — ha spiegato il ministro Urso —. I poli produttivi piemontesi di Novi Ligure, Racconigi e Gattinara possono rispondere alle esigenze dei fabbisogni delle nostre industrie. Siamo convinti che con l’amministrazione straordinaria si possa finalmente voltare pagina dopo oltre 10 anni in cui si è parlato soltanto di crisi, di cassa integrazione, di chiusura degli impianti per tornare a parlare, invece, di politica siderurgica e industriale e di riapertura e salvaguardia degli impianti e del lavoro». In merito alle cinque multinazionali che sarebbero interessate all’ex Ilva, il ministro ha aggiunto: «Dobbiamo subito mettere in salvaguardia gli impianti, realizzare la manutenzione necessaria anche ai fini della sicurezza del lavoro e dell’ambiente e aumentare la produzione. E creare le condizioni migliori perché a breve, si pensa già prima dell’inizio dell’estate 2025, si possa realizzare una procedura pubblica in cui i soggetti internazionali, le grandi holding della siderurgia, possono presentare in maniera compiuta i progetti che già alcuni ci hanno avanzato».
Nel corso dell’incontro, è stato consegnato il documento che la Regione Piemonte ha condiviso sul tema con rappresentati del territorio e lavoratori per richiedere garanzie sugli stabilimenti piemontesi.
«Continuità produttiva, tutele per i lavoratori diretti e dell’indotto, sicurezza negli stabilimenti sono le priorità del nostro territorio per un settore strategico come è quello dell’acciaio per il Piemonte — ha spiegato il presidente Cirio — . Qui entro pochi anni saranno conclusi i lavori del Terzo Valico e della Torino-lione che fanno parte dei corridoi europei su cui viaggeranno le merci di tutto il continente e che si incrociano proprio in Piemonte, che potrà diventare così sempre più cuore dell’europa anche dal punto di vista della produzione industriale, assicurando un futuro all’ex Ilva».
«Continuità produttiva, tutele per i lavoratori diretti e dell’indotto e sicurezza, le priorità»