Corriere Torino

Vietti e una KTM super: «Può essere l’anno della mia consacrazi­one»

Il campione di Coassolo parte fra i grandi favoriti in Moto2

- Timothy Ormezzano

Celestino si colora di arancione KTM: «La stessa tinta di Sinner? Allora speriamo che mi porti bene, voglio diventare forte in moto quanto lui nel tennis!». Il passaggio del piemontese Celestino Vietti al Team Red Bull KTM Ajo, la squadra che ha vinto gli ultimi tre titoli della Moto 2, a detta dello stesso 22enne di Coassolo è «una bellissima opportunit­à da sfruttare al massimo». Non c’è posto migliore per trionfare nella classe intermedia e per catapultar­si in Motogp: «Può essere l’anno della mia consacrazi­one. Qui posso crescere come pilota. Se faccio quello che devo fare, il mio futuro sarà ancora più bello».

Celestino Vietti, come si presenta al via della sua quarta stagione in Moto2?

«Sono davvero entusiasta. Nuova moto, nuova squadra, nuove gomme e sospension­i. I test sono andati bene, abbiamo migliorato molto la moto di base. Sono fiducioso e anche molto curioso di vedere a che livello siamo».

Due anni fa in Qatar era partito con il botto, vincendo.

«Mi piacerebbe copiare e incollare quella gara. Ma è importante non perdere la calma, abbiamo grandi margini di migliorame­nto».

Chi sono i rivali per il titolo?

«Le Speedup di Aldeguer e Lopez saranno sicurament­e protagonis­te. Canet ha iniziato bene con Fantic, ma ai test ho visto in forma anche Ogura. E attenzione pure ad Arbolino, che l’anno scorso aveva fatto molto bene».

Uno sguardo alla Motogp. Il suo conterrane­o Bagnaia è ancora il favorito?

«Pecco ha fatto dei test incredibil­i, a differenza degli anni scorsi l’ho visto subito veloce e tonico. Ma vedo bene anche agli altri della Academy: Bezzecchi ha fatto un po’ di fatica nei test ma lotterà sicurament­e; Morbidelli sfrutterà al massimo il passaggio in Ducati; Marini sa che la Honda è sempre la

Honda. Arriva una bella stagione per tutti noi».

Pecco ha pronostica­to voi due campioni iridati in Motogp e Moto2. Si può fare?

«Due piemontesi sul gradino più alto del podio? Lo spero tanto anche io, sarebbe un sogno realizzato».

Come è cambiato Celestino trasferend­osi a Tavullia? Sembra un po’ più sfrontato di prima.

«Credo di sì, crescendo ho capito che è importante stare su con il morale, essere convinti delle proprie capacità. Tutto comunque tenendo i piedi piantati per terra: insomma, senza diventare dei patacca, come si dice dalle mie nuove parti».

Cosa manca del Piemonte? «In questo esatto momento? La neve. Purtroppo quest’anno niente snowboard, per me, perché ha cominciato a nevicare più tardi del solito. Dalle mie parti adesso c’è mezzo metro di neve. E se vai poco più in alto sembra di essere sul Monte Bianco. I miei amici mi mandano foto dalle piste innevate. E io sono qui, in Qatar, che rosico...».

Tavullia fa sempre rima con Giulia, la sua fidanzata autoctona?

«Sì, certo, non è venuta in Qatar, questa volta mi segue da casa. Ma non mancherà sicurament­e nei Gp italiani e ad esempio in Austria».

Alla 100 km dei campioni, al Ranch di Tavullia, ha dato vita a una gran bella battaglia con Valentino.

«Confermo, è stato molto divertente, c’è stata una grandissim­a bagarre fino all’ultimo giro».

Cosa le ha detto il Dottor Rossi?

«Mi ha spronato, dicendomi che questo può essere un anno molto importante per me: Valentino sa che mi sono allenato bene, che ho una bella squadra e che c’è tutto il necessario per spingere e per fare quell’ultimo step che mi manca».

Ambizioso

Qui posso crescere Se faccio quello che devo fare, il mio futuro sarà ancora più bello

I due piemontesi

Io e Bagnaia campioni del mondo 2024? Lo spero tanto, sarebbe un sogno realizzato

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Celestino Vietti-ramus è nato a Cirié (Torino) il 13 ottobre 2001

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