Corriere Torino

«Stop alle stragi sul lavoro Servono sanzioni pesanti e più controlli nelle aziende»

Caretti (Cisl) illustra in assemblea il decalogo sulla sicurezza Agli operai «più salario e meno orario» La Uilm in campo sul rinnovo dei contratti La startup lava le «auto blu» senz’acqua

- Di Nicolò Fagone La Zita N.F. L. Z Davide Depascale

Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro rimane la priorità dell’agenda della Cisl piemontese che domani, all’hotel Concord di via Lagrange, ha organizzat­o un’assemblea con dirigenti e responsabi­li del settore della regione, proprio per illustrare le proposte sul tema. Di fatto un decalogo per cercare di arrestare quella che si può definire una strage, visto che in Piemonte nel 2023 si sono registrati 75 decessi: in media ogni cinque giorni una persona è uscita di casa per andare a lavoro e non è più tornata (tre a gennaio 2024). «Serve una svolta — afferma il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti — i morti e gli incidenti hanno raggiunto un livello inaccettab­ile, per questo riteniamo fondamenta­le mettere in campo tutte le iniziative utili a preservare e difendere l’incolumità di chi lavora». Caretti, da dove si inizia? «In Piemonte, quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro, occorre ripartire dall’abc, e lo dico con profonda amarezza. Non conosciamo a sufficienz­a le debolezze di ogni territorio. Il Covid in questo senso ha azzerato tutto, e da lì non siamo più ripartiti. Prima abbiamo commentato la strage del Mottarone, poi l’episodio della gru di via Genova, infine Brandizzo e oggi il caso di Firenze. Se tra 5 mesi non vogliamo ritrovarci a parlare dell’ennesima tragedia, dobbiamo smetterla di filosofegg­iare e passare ai fatti concreti».

Si sta muovendo qualcosa? «La Regione finalmente ha iniziato a investire in questa direzione, predispone­ndo un progetto triennale da 14 milioni di euro per potenziare la rete, riorganizz­arla, fare corsi di formazione, aumentare il numero degli ispettori e gli n Piemonte nel 2023 si sono registrati 75 decessi: in media ogni cinque giorni una persona è uscita di casa per andare a lavoro e non è più tornata

Istrumenti in loro dotazione. Basi solide per fare ciò che più conta, ovvero la prevenzion­e. Il piano, ufficializ­zato negli ultimi giorni del 2023, passerà presto all’azione, ed è frutto del confronto sindacale. Dopo la tragedia di Brandizzo nessuno poteva più nasconders­i».

La Cisl nazionale ha proposto un decalogo che voi presentere­te domani, quali sono i punti salienti? l rinnovo dei contratti con più salario e ad orario ridotto, così da migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei metalmecca­nici. È questo l’obiettivo della Uilm, che domani si ritroverà a Torino per il Consiglio regionale al teatro Q77 di corso Brescia. All’incontro sarà presente anche il segretario generale, Rocco Palombella, proprio per discutere del rinnovo del

«Occorre sicurament­e potenziare lo Spresal e gli ispettorat­i, visto che in media 8 aziende su 10 sono fuori dal perimetro della regolarità, e per avere più fondi si potrebbe usare l’avanzo utile dell’inail. Inoltre siamo a favore della patente a punti, e riteniamo che la prevenzion­e debba partire dalla scuola. Sia a livello di conoscenza, in quelle primarie, che all’università, creando percorsi che contratto nazionale. «Anche in fabbrica si può ridurre l’orario di lavoro senza abbassare il salario — sottolinea Luigi Paone, segretario generale di Uilm Torino — come già avviene negli uffici. Per rendere più appetibili le aziende, e ridistribu­ire la ricchezza, la riduzione dell’orario di lavoro è l’unica strada». facilitino la creazione di figure profession­ali che in futuro operino nel settore conoscendo al meglio un mondo in continua evoluzione. Infine sarebbe importante che le banche dati di Inail, Spresal e ispettorat­o del lavoro si parlassero, una priorità di cui dovrebbe occuparsi il governo».

Sarà sufficient­e ad arginare la piaga delle morti sul lavoro? Retribuzio­ni ingiuste, cultura del profitto e sfruttamen­to non incidono sulla sicurezza? E i subappalti?

«In Italia le leggi ci sono, solo che non vengono applicate. L’esiguità del numero di controlli per assenza di personale (c’è chi in media riceve un controllo ogni 25 anni), e la mancata adozione di misure repressive sui responsabi­li delle irregolari­tà ne sono un esempio. Chi non rispetta le regole deve essere sanzionato in modo pesante, oggi non si sta facendo abbastanza. Sul precariato invece tocca al governo fare di più. Noi abbiamo proposto, come inizio, di dare maggiori responsabi­lità alle aziende appaltanti».

Le forti piogge degli ultimi giorni non devono distoglier­e gli occhi dalle problemati­che ambientali dovute alla siccità e allo spreco idrico. In questa direzione si innesta la nuova partnershi­p, inaugurata ieri, tra la Regione Piemonte e Wash4green, marchio del gruppo Distribus, una startup nata due anni a Saluzzo che ha sperimenta­to il lavaggio a secco (waterless) per le auto, e che ha previsto l’adozione di questo sistema per le auto di rappresent­anza della Regione. «Risparmiar­e acqua, nella fattispeci­e quella potabile, oggi più che mai diventa un imperativo» ha sottolinea­to l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati. «Il nostro compito — continua Marnati — è quello di dare l’esempio: oggi si parla di Regione ma questo principio dovrebbe essere replicato su vasta scala». Un pensiero condiviso dall’amministra­tore delegato di Wash4green Filippo Beltrani, che sottolinea come questo sistema, sviluppato tramite l’utilizzo di detergenti che evaporano al contatto con la superficie lavabile, faccia risparmiar­e 160 litri d’acqua per ogni lavaggio, ma i vantaggi non si fermano qui: «Potendo contare su un personale di cento persone in tutta Italia, ci adoperiamo per lavare le auto in loco mettendoci d’accordo con i clienti». Dopo questo importante accordo con la regione, l’obiettivo della startup saluzzese è espandersi: «Siamo già presenti su tutto il territorio nazionale, nel 2025 puntiamo all’internazio­nalizzazio­ne », spiega Beltrani, che evidenzia la concretezz­a del progetto: «Per combattere lo spreco idrico è importante sensibiliz­zare, ma quello che fa davvero la differenza sono le iniziative concrete, come la nostra».

«Potenziare lo Spresal, la patente a punti, investire in formazione e multe più salate»

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Luca Caretti, segretario Cisl Piemonte illustrerà il decalogo sindacale per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro
In Piemonte nel 2023 si sono registrati 75 decessi: in media ogni cinque giorni una persona è uscita di casa per andare a lavoro enonè più tornata
La vicenda Luca Caretti, segretario Cisl Piemonte illustrerà il decalogo sindacale per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro In Piemonte nel 2023 si sono registrati 75 decessi: in media ogni cinque giorni una persona è uscita di casa per andare a lavoro enonè più tornata

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