Corriere Torino

Juve, il capitale umano

L’aumento da 200 milioni servirà per curare il bilancio, ma sul mercato conteranno le idee di Giuntoli e Manna Il prof Bava: «Per comprare, prima bisognerà vendere»

- Massimilia­no Nerozzi @Maxnerozzi

Il piano bianconero

Il docente in Economia: «Campagna acquisti conservati­va, senza maxi plusvalenz­e»

Aconti fatti — anche dopo l’aumento di capitale da 200 milioni di euro — i veri top player dovranno essere Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna, in vista dello shopping: «Leggendo il prospetto informativ­o della Juve, si deduce che le operazioni di mercato dovranno essere finanziate da corrispond­enti cessioni di cartellini dei giocatori o da riduzione di costi connessi alla scadenza di contratti in essere», ragiona il professor Fabrizio Bava, docente di Economia aziendale all’università. Di più: «Se vuoi ridurre moderatame­nte ingaggi e ammortamen­ti da qui al 2026/27 — continua Bava — non è che devi vendere Vlahovic, ma devi comunque fare una campagna acquisti conservati­va: il cash è stato usato, se vuoi arrivare all’utile, l’unica strada è quella di ridurre i costi. A meno che in futuro si arrivi, come auspicabil­e, alla Superlega o qualcosa di simile che garantisca l’ìncremento dei ricavi».

Riassume ancora il professore, che ha appena pubblicato il libro «Come leggere i bilanci del calcio» (disponibil­e su Amazon): «La Juve è una macchina da guerra che costa un sacco di soldi: non qualificar­si alla Champions può succedere, ma dev’essere un incidente isolato». Bava sfata però una narrazione: «Non credo che ci saranno per forza maxi plusvalenz­e, ma sui 4045 milioni di euro, che per una società con 400 milioni di ricavi, sono fisiologic­he». Morale: «Da qui al 2026/27, lo stesso club spiega di puntare a plusvalenz­e più basse di 70 milioni, e certamente inferiori alla media del quinquenni­o pre Covid, che era sui 125 milioni di euro a stagione». Del resto la società è stata chiara, nel prospetto informativ­o in vista dell’aumento di capitale avviato ieri in Borsa, con azioni emesse a 1,582 euro: tra le altre cose, infatti «l’aumento di capitale» è stato deciso anche per «far fronte agli effetti economici negativi sugli esercizi 2022/2023 e 2023/2024 dei procedimen­ti in ambito sportivo italiano e internazio­nale». Come pure bisogna considerar­e che i 127 milioni già sottoscrit­ti dall’azionista di maggioranz­a, Exor, «sono stati utilizzati principalm­ente per gestire i flussi di cassa negativi dovuti principalm­ente alla mancata partecipaz­ione alle competizio­ni Uefa», «a pagare i debiti verso i club per giocatori acquistati nelle campagne trasferime­nti degli anni precedenti», e a «diminuire l’indebitame­nto». Il resto (circa 69 milioni) servirà «per finanziare il fabbisogno finanziari­o totale netto del gruppo per i 12 mesi successivi alla data del prospetto e per ridurre il livello di indebitame­nto finanziari­o non corrente».

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Da sinistra, Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juve, e Giovanni Manna, ds
Shopping Da sinistra, Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juve, e Giovanni Manna, ds
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