Corriere Torino

Chieri, ormai sei grande Il ds Gallo: «Da 5 anni al top in Italia e ora in Europa»

Domani (ore 20) la finale d’andata di Coppa Cev a Neuchatel

- Sold out Luca Borioni

il Palagianni­asti è andato dieci giorni prima della finale di ritorno (mercoledì 20) qualcosa vorrà pur dire. Significa che quella auspicata dimensione da grande squadra, Chieri in realtà l’ha già raggiunta. Lo ammette dissimulan­do soddisfazi­one il direttore sportivo Max Gallo alla vigilia della finale di andata in Coppa Cev, programmat­a per domani sera (ore 20, diretta in chiaro su Dazn Freemium) a Neuchatel: «Sono cinque anni che in campionato ci piazziamo tra le prime 6 squadre, abbiamo raggiunto tre volte le finali di Coppa Italia e l’anno scorso abbiamo vinto in Europa, conquistan­do la Challenge». Non solo: domani c’è un’altra finale da affrontare, la seconda di fila. E l’orizzonte è sempre internazio­nale, perché i risultati dell’ultima giornata in A1 hanno regalato in anticipo la certezza del quinto posto alla Reale Mutua Fenera e quindi anche della prossima partecipaz­ione alla Challenge. Che a questo punto la squadra di Bregoli affronterà da favorita. «Siamo cresciuti e ci siamo anche concentrat­i sullo sviluppo di alcune aree della società, e c’è stato uno sviluppo significat­ivo – spiega Gallo –. In classifica, poi, siamo dietro a quei club che hanno un budget derenze. cisamente superiore al nostro». Ma anche qui, ci sono prospettiv­e interessan­ti. «Ne riparliamo la prossima stagione», dice il ds. Intanto c’è la trasferta in Svizzera «con 150 appassiona­ti al seguito della squadra», fa notare il presidente Filippo Vergnano mentre immagina una Hall des Sports, a Neuchatel, sempre più simile al Palafenera: «Sarà piena di gente, ma con una bella rappresent­anza di Chieri». E in prospettiv­a c’è il ritorno a Torino con un altro pienone, ennesima conferma di un entusiasmo che dalle colline chieresi ha contagiato anche il capoluogo.

Solo un piccolo dubbio: sabato è arrivato un duro e inatteso stop casalingo contro Fidelle «Ci si dimentica il valore effettivo di una squadra come Il Bisonte» fa notare Vergnano. «Era il momento di applicare il turnover – ammette Gallo – e ci siamo presi il rischio. Ma sappiamo che in Svizzera le ragazze avranno l’atteggiame­nto giusto, quello di tutte le tappe di questa Cev. Arrivare fino in fondo, dopo la vittoria in Challenge dell’anno scorso, è un altro dato da non sottovalut­are. Confermars­i ai livelli più alti non è mai facile». Un’analisi del passo falso (indolore) in campionato la offre anche la regista Lele Morello: «Non è corretto dire che avevamo la testa alla finale di Cev, in realtà abbiamo sbagliato l’approccio alla partita». Ci può stare.

Tra l’altro sono giorni in cui si definiscon­o le manovre di mercato. E si intreccian­o con appuntamen­ti importanti, come nel caso di Chieri. «Noi ci adeguiamo», spiega serenament­e Gallo che sottolinea come le trattative ogni anno siano anticipate, specie per quanto riguarda le big. Con un problema in più: le nuove leghe profession­istiche americane pronte a fare concorrenz­a alla serie A1.

Chieri sa già di dover rinunciare a Kingdon a fine stagione, il rischio è che arrivino proposte per altre protagonis­te. Ad esempio Skinner (domenica lei e Grobelna sono rimaste a riposo in vista di Neuchatel), protagonis­ta fin qui di una stagione eccellente. Il sogno del ds sarebbe quello di portare in Italia anche Madisen Skinner, sorella di Avery. I dirigenti biancoblù hanno già incontrato la famiglia della giocatrice del Texas, figlia dell’ex cestista Nba (con una stagione nel campionato italiano a Treviso nel 2011) Brian Skinner. La concorrenz­a è agguerrita ma Chieri è in prima fila. Sarebbe un sogno, ma prima ce n’è un altro e non si può fallire: domani sera in Svizzera, la finale d’andata in Cev.

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La squadra è in Svizzera già da ieri, oggi attesi 150 tifosi biancoblù

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