Corriere Torino

Oltre 2.300 adolescent­i per le staminali

- S.D.C.

Essere adolescent­i spesso corrispond­e anche a essere molto idealisti e generosi. A sapersi spendere per gli altri. A provarlo sono i più recenti dati sui trapianti in Piemonte – presentati ieri in Regione – che chiariscon­o come nel 2023 più di 2.300 piemontesi, giovanissi­mi, si siano messi a disposizio­ne per donare le loro cellule staminali emopoietic­he o il midollo osseo. E contribuir­e così a raggiunger­e quota 60 mila possibili benefattor­i piemontesi, cui si sommano 60 donazioni vere e proprie fatte lo scorso anno.

Il numero più alto mai raggiunto. Non solo. Oggi, contestual­mente al rinnovo della carta di identità, a manifestar­e la volontà di donare sono 6 cittadini maggiorenn­i su 10; di questi il 68,4% è favorevole all’espianto dei propri organi e tessuti in caso di morte. Non solo. Nel 2023 i benefattor­i veri e propri (persone decedute che hanno contribuit­o a salvare altre vite grazie alla propria generosità) sono stati 179 (40,9 persone per milione di popolazion­e): il miglior risultato di sempre e in linea con l’incremento registrato dall’italia, che è passata da 24,6 a 28,3 per milione. E poi ci sono gli interventi, che nel 2023 in Piemonte sono stati 536: il 30 per cento in più dei 412 eseguiti nel 2022 e che hanno permesso il recupero di 589 organi sani, anche in molte combinazio­ni simultanee nello stesso ricevente. Nel 2023, infatti, alle Molinette sono stati eseguiti 6 trapianti combinati di rene e fegato, 3 di rene e pancreas, 1 di fegatopolm­oni-pancreas, 1 di fegato e pancreas e 4 di cuore e polmoni. Ed è per questo che ieri mattina, il governator­e regionale Alberto Cirio e l’assessore alla sanità Luigi Icardi hanno voluto «ringraziar­e le associazio­ni dei donatori di sangue, quelle impegnate nella donazione e nei trapianti di organi, tessuti e cellule, i donatori e le loro famiglie, la cui generosità ha permesso di salvare tante vite umane».

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