Calenda frena, ma i «suoi» si avvicinano a Cirio
Se Calenda si dice possibilista rispetto alla scelta delle alleanze a livello di elezioni regionali, dal Piemonte traspare una sempre più chiara indicazione verso l’ingresso nella così detta «lista Cirio». «Sarà Carlo Calenda, sentita la direzione del partito, a dare gli indirizzi di scelta in Piemonte», dice il presidente regionale di Azione, Osvaldo Napoli, che ora non vuole sbilanciarsi, dopo che lo scorso 2 marzo in un post su Facebook aveva fatto intendere il possibile sostegno a Cirio, poi smentito dallo stesso Calenda. Ma la realtà, da qualche mese a questa parte, indica una predilezione per il centrodestra. A settembre scorso lo stesso Napoli era andato a fare un saluto a Maurizio Lupi in occasione dell’iniziativa di Noi Moderati a sostegno di Alberto Cirio. Un flirt confermato anche dalle recenti esternazioni della vicesegretaria di Azione,
Mariastella Gelmini, che non hanno visto questa volta una smentita da parte di Calenda. Un punto in più arriva anche dal legame stretto tra Cirio e l’altro vicesegretario di Azione, Enrico Costa. Si tratta non a caso di tutti ex colleghi di partito dell’attuale presidente del Piemonte, con il quale nel corso del tempo un po’ tutto hanno continuano a intrattenere ottimi rapporti. L’accordo con Cirio potrebbe permettere ad Azione di sfruttare la crescita esponenziale di Forza Italia per accaparrarsi qualche posto in regione. Ad ogni modo nelle prossime settimane è atteso l’arrivo di Calenda a Torino, che dovrebbe chiarire l’indirizzo definitivo del partito sulle prossime regionali. La decisione è attesa entro fine mese.