Juve e il Mondiale per club, pioggia di soldi e strategie: ora serve una «maxi rosa»
Nella prossima stagione si potrebbero disputare oltre 60 partite
Una maxi Juve per il Mondiale. La qualificazione alla nuova competizione per club della Fifa, che debutterà nell’estate 2025, riporta il sorriso alla Continassa e regala una dose di energia che potrebbe rivelarsi preziosa per lasciarsi alle spalle la crisi in cui si è avvitata la squadra di Allegri. Non solo, la certezza di partecipare al nuovo torneo porta un primo beneficio economico certo: soltanto il fatto di essere tra le 32 elette che, dal 15 giugno al 13 luglio 2025, voleranno negli Stati Uniti garantisce introiti per 50 milioni. Risorse fondamentali in un passaggio storico come l’attuale in cui il club bianconero è impegnato nel risanamento dei conti (95,1 milioni la perdita del primo semestre 2023/24) e a rendere la gestione sostenibile.
I ricavi del Mondiale offrono una prima boccata d’ossigeno nell’ottica della programmazione della prossima stagione, ma non basta. Vitale rimane aggiungere il ritorno in Champions League, l’obiettivo imprescindibile di quest’anno, e quindi diventa necessario ottenere al più presto la certezza aritmetica della qualificazione, così da mettersi al riparo da sorprese. La massima competizione europea è l’altra ancora di salvezza per il bilancio, più che mai adesso visto che dal 2024/25 partirà il nuovo format del torneo, con più partite e più ricavi per i club. Soltanto per la partecipazione arriveranno 20 milioni, più tutti gli altri bonus legati a risultati, ranking storico e market pool. La prospettiva è di tornare sui livelli di ricavi che la società bianconera ha stabilmente ottenuto dalla Champions negli ultimi anni - una media di 80-90 milioni -, se non addirittura di spingersi oltre.
Super Champions e Mondiale per club: servirà una maxi Juve per il 2024/25. Perché non sarà sufficiente tornare sul palcoscenico internazionale, bisognerà risultare competitivi. Il primo effetto si ha