Corriere Torino

La Primavera del Fai entra negli studi della Rai in via Verdi

- P. Mor.

Era il 1968 quando, su progetto di Umberto Cuzzi e Felice Bardelli, nacque il Centro di produzione Rai di via Verdi a Torino, uno dei quattro — con Roma, Milano e Napoli — a ospitare la maggior parte dei programmi dell’emittente pubblica. I suoi 3.000 metri quadrati, fra regie e studi televisivi, saranno visitabili (eccezion fatta per lo studio Tv4 fra le 13 e le 14.30, per via della Tgr in diretta) sabato 23 e domenica 24 marzo per le Giornate Fai di Primavera. Torna, per il 32esimo anno, l’attesa manifestaz­ione dedicata al patrimonio culturale e paesaggist­ico italiano, con 750 luoghi visitabili in oltre 400 città del Paese (ingresso a contributo libero, per sostenere le attività del Fai). Il sodalizio con Rai di questa edizione arriva in occasione dei 70 anni della tv pubblica e dei 100 anni della radio. «Tutta la Rai — ha detto ieri la presidente Marinella Soldi — sarà impegnata a esplorare insieme al Fai le meraviglie italiane». Per raccontare e educare la collettivi­tà, come ha ricordato il presidente Fai Marco Magnifico. «In questi 32 anni l’impression­ante struttura di volontaria­to ha aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticat­i o difficilme­nte visitabili — ha aggiunto — raccontand­oli a ben 12 milioni e 515 mila cittadini».

A Torino saranno aperti (sempre su prenotazio­ne e con modalità differenti in base al luogo) la Cripta e il Battistero di San Filippo Neri, Palazzo Carpano, l’accademia di Liuteria Piemontese, il comando dei Vigili del Fuoco di corso Regina Margherita 330, l’energy Center del Politecnic­o, la Caserma Monte Grappa e Palazzo Piovano.

Ci sarà anche, domenica dalle 15 alle 17.15, il tram storico fra Caserma Monte Grappa, corso Vittorio Emanuele II e Energy Center (informazio­ni: eventi@atts.to.it). Aperture anche nel resto del Piemonte, come l’impianto di depurazion­e Smat a Castiglion­e Torinese o il Teatro Selve di Vigone (lista completa e modalità di accesso sul sito giornatefa­i.it).

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