Corriere Torino

A sorpresa, Cambiaso

- Timothy Ormezzano

Affrontare il passato rossoblù per migliorare ulteriorme­nte il presente bianconero in vista dell’imminente futuro azzurro. Ecco la tripla missione di Andrea Cambiaso per Juvegenoa, il match prandiale di domani (ore 12.30) all’allianz Stadium. Arriva una partita speciale per l’ex Grifone, diventato grande all’ombra della Lanterna, dopo la gavetta nelle serie inferiori. «Ho fatto tutte le categorie, è stato un percorso lungo e bellissimo che consiglio ai ragazzi», aveva detto l’esterno. Poi, sulla chiamata della sua squadra del cuore: «Quell’estate varie squadre volevano prendermi. Quando i miei agenti hanno parlato dell’offerta della Juve, ho detto: “chiudete tutto, va bene così”».

Il suo primo derby del cuore era andato in scena all’andata (1-1), a metà dicembre a Marassi. La mente di Cambiaso era volata al 2008, quando l’allora bimbo del vivaio rossoblù entrò al Ferraris accompagna­ndo Ivan Juric, proprio lui, ai tempi capitano del Genoa e oggi allenatore del Toro.

Cambiaso è diventato un punto fermo della formazione di Allegri (27 presenze, più di lui solo Locatelli, Bremer e Milik), nonché il migliore dei nuovi innesti per distacco. E dire che in estate sembrava un probabile esubero, pronto al prestito. Ma il classe 2000 ligure ha scalato le gerarchie, con la sua adattabili­tà e intelligen­za tattica ha dimostrato di poter agire a sinistra come a destra, la fascia che ha calpestato di più, e all’occorrenza anche da mezzala o da esterno offensivo nei rarissimi casi di tridente.

Cambiaso ha tutto: gambe, polmoni, cuore (bianconero), cervello, duttilità, dedizione e un innato senso tattico. Sul suo personalis­simo cartellino ci sono già 3 gol e 4 assist, tra campionato e Coppa Italia. La prima gioia in casa del Verona portò ai bianconeri tre punti in pieno recupero. L’ultima domenica scorsa, contro l’atalanta, con un inseriment­o da rapace d’area e un tocco di punta da calcio a 5.

A oggi l’unico esterno in grado di mettere le ali alla Juve è proprio lui, il numero 27, visto il rendimento scadente dei vari Kostic, Iling-junior e Weah. La Juve sta già pensan

Andrea Cambiaso, 24 anni lo scorso febbraio ha giocato sinora 27 partite tra coppa e campionato do di rinnovare il contratto in scadenza nel 2027 di Cambiaso, per blindarlo dai probabili assalti dei top club esteri: in pole position c’è addirittur­a il Real Madrid. Si avvicina intanto l’esordio in Nazionale maggiore. Dopo averlo convocato per la prima volta a novembre, il ct Spalletti porterà Cambiaso nella mini tournée che vedrà l’italia affrontare il 21 a marzo il Venezuela a Miami e il 24 l’ecuador a New York. Il probabile passaggio dal 4-3-3 al 3-4-2-1 che sta ipotizzand­o il tecnico di Certaldo può fare proprio al caso di Cambiaso, che dà il meglio da esterno a tutta fascia.

Al tempo, prima c’è da battere il Genoa sfruttando anche l’allianz, di nuovo sold out, e magari la cabala amica, visto che i rossoblù a Torino non fanno festa dal 1991 e nelle ultime 19 partite di Serie A contro Madama hanno incassato 15 sconfitte e 4 pareggi.

La Juve deve invertire alla svelta il trend delle ultime 7 giornate con una sola vittoria all’attivo. Per farlo, mister Allegri ha deciso di portare la squadra in ritiro da ieri sera al J Hotel: non è un provvedime­nto punitivo, ma un modo per compattars­i e ripartire con un altro passo. La Signora potrà indossare il suo vestito più bello, ora che l’emergenza a centrocamp­o è finita: Szczesny tra i pali (in panchina torna il recuperato Perin), Gattibreme­r-danilo in difesa, Cambiaso e Iling-junior (o Kostic) sugli esterni, Locatelli scortato in mediana da Mckennie e dal recuperato Rabiot (in vantaggio su Miretti) e in attacco il ritorno di Vlahovic in coppia con Chiesa.

Quando i miei agenti mi hanno detto della Juventus, gli ho detto: chiedete tutto, va bene così

Allegri si è portato la squadra al J Hotel, domani vuol partire con un altro passo

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Genovese

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