Corriere Torino

Disabato smentisce anche Conte: avremo un candidato

Tra i 5 stelle c’è nervosismo, prima un comunicato di rottura poi le parole del presidente

- Sofia Francioni

A valanga. Dopo aver spaccato il Pd in due, la candidatur­a di Gianna Pentenero crea un corto circuito anche nel Movimento 5 stelle. Dopo la decisione presa dall’assemblea, i pentastell­ati piemontesi sposano infatti la linea dura, chiudendo al dialogo con l’annuncio di un programma autonomo e la scelta di un candidato. Mentre il presidente Giuseppe Conte lascia ancora la porta aperta sull’orizzonte del 9 giugno a un’alleanza con i dem.

La coordinatr­ice pentastell­ata Sarah Disabato usa parole al veleno. «Il campo largo lo ha impedito il Pd. Noi, questa settimana, abbiamo provato ad aprire il dialogo sulla sanità.

Ma il tavolo ormai è saltato e la colpa è solo la loro. Non è il nome di Pentenero che non va bene: è la scelta di un candidato autonomo il problema», dice arrabbiata.

La posizione ufficiale del Movimento è lasciata a una nota congiunta che, oltre a quella di Disabato, porta la firma dei consiglier­i regionali Sacco e Martinetti, della senatrice Pirro, del deputato Iaria e della vicepresid­ente e deputata Appendino. «Registriam­o questo cambio di passo e di metodo, una decisione che cozza con il dialogo che, seppur tra difficoltà e differenze, era stato intavolato in trasparenz­a e franchezza in questi mesi per definire gli aspetti programmat­ici di una proposta politica condivisa e unitaria», si legge nel documento diffuso dai 5 Stelle. «Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni, il Movimento illustrerà il proprio programma elettorale e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato Presidente, convinto che il nodo per far voltare pagina al

Piemonte sia quello di un’agenda programmat­ica all’altezza della volontà di cambiament­o dei cittadini».

Da Roma, però, i segnali continuano a indicare apertura, nonostante il ruolo di Pentenero non aiuti l’aratura del campo largo. «La giunta del Pd che si è insediata dopo la nostra a Torino segue un percorso completame­nte diverso, ci sono dei progetti che non vengono portati avanti, anzi vengono contrastat­i, si crea una situazione oggettivam­ente difficile» dichiara il leader del Movimento Giuseppe Conte, in visita a Napoli. «Ciò nonostante, sul territorio c’è una disponibil­ità da parte nostra e anche da parte del Pd a creare un tavolo di confronto, a misurare su progetti concreti la possibilit­à di costruire una coalizione», sottolinea. Ma le sue parole cozzano con l’inamovibil­ità di Disabato che, tuttavia, non ammette fratture interne al Movimento. «Il comunicato che abbiamo diffuso è stato concordato con Conte. L’unica spaccatura da registrare è quella all’interno del Pd», replica. Ma possibilit­à del campo largo esiste ancora? «Come scritto nella nota» svia la coordinatr­ice «nelle prossime settimane ci muoveremo per trovare un candidato».

Il comunicato Registriam­o in questo cambio di passo e metodo, una decisione che cozza con il dialogo

Il leader del partito

«Da parte nostra rimane la disponibil­ità a creare un tavolo di confronto con il Pd»

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