Al Caffé Muller idee e proposte per il futuro e le famiglie
«Èimportante dare voce a saperi e competenze diverse, ed è compito della politica ascoltare per mettere in pratica azioni concrete». Così l’assessore al Verde pubblico, Francesco Tresso, ha aperto l’incontro al Cafè Muller, organizzato da Torino Domani per parlare del futuro della città. La prima a prendere parola è stata la ricercatrice Chiara Pronzato, che ha ricordato l’inverno demografico da contrastare con politiche di medio e lungo termine, più che con bonus «premi che non convincono le famiglie. Servono asili, scuole full time e il congedo di paternità per far sì che anche le donne possano lavorare, una possibilità che riguarda ora poco più della metà dell’universo femminile». Per la ricercatrice, serve una migliore integrazione: gli stranieri possono aiutare le imprese e fanno più figli. L’economista Giampaolo Vitali si è soffermato su un’analisi del sistema produttivo locale e competitività. «Il declino della manifattura è simile al dato sui nuovi nati e se non si crea pil diventa complesso ridistribuire la ricchezza. Viviamo un loop tra stipendi bassi e poche occasioni: è indispensabile cercare, come in Veneto, una diversificazione produttiva». Simone Arcagni, esperto di IA, ha ricordato come in città servano «centri di ricerca competitiva pubblica per cavalcarla, altrimenti non sarà mai democratica ma un lusso per i più agiati. La Silicon Valley è il centro commerciale della tecnologia». La climatologa Elisa Palazzi ha fatto notare come rispetto al 1991, l’ultimo inverno sia stato più caldo di 2°. Per questo secondo l’attivista ambientale Giorgio Brizio, «sarebbe opportuno estendere il voto ai 16enni, per obbligare la politica ad ascoltare i giovani, o permettere ai diciottenni di diventare deputati».