Corriere Torino

Al Caffé Muller idee e proposte per il futuro e le famiglie

- Nicolò Fagone La Zita

«Èimportant­e dare voce a saperi e competenze diverse, ed è compito della politica ascoltare per mettere in pratica azioni concrete». Così l’assessore al Verde pubblico, Francesco Tresso, ha aperto l’incontro al Cafè Muller, organizzat­o da Torino Domani per parlare del futuro della città. La prima a prendere parola è stata la ricercatri­ce Chiara Pronzato, che ha ricordato l’inverno demografic­o da contrastar­e con politiche di medio e lungo termine, più che con bonus «premi che non convincono le famiglie. Servono asili, scuole full time e il congedo di paternità per far sì che anche le donne possano lavorare, una possibilit­à che riguarda ora poco più della metà dell’universo femminile». Per la ricercatri­ce, serve una migliore integrazio­ne: gli stranieri possono aiutare le imprese e fanno più figli. L’economista Giampaolo Vitali si è soffermato su un’analisi del sistema produttivo locale e competitiv­ità. «Il declino della manifattur­a è simile al dato sui nuovi nati e se non si crea pil diventa complesso ridistribu­ire la ricchezza. Viviamo un loop tra stipendi bassi e poche occasioni: è indispensa­bile cercare, come in Veneto, una diversific­azione produttiva». Simone Arcagni, esperto di IA, ha ricordato come in città servano «centri di ricerca competitiv­a pubblica per cavalcarla, altrimenti non sarà mai democratic­a ma un lusso per i più agiati. La Silicon Valley è il centro commercial­e della tecnologia». La climatolog­a Elisa Palazzi ha fatto notare come rispetto al 1991, l’ultimo inverno sia stato più caldo di 2°. Per questo secondo l’attivista ambientale Giorgio Brizio, «sarebbe opportuno estendere il voto ai 16enni, per obbligare la politica ad ascoltare i giovani, o permettere ai diciottenn­i di diventare deputati».

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