«Vincere», l’ordine di Allegri
Alle 12.30 il Genoa, la Juve non ha alternative: «nelle ultime quattro in casa ne abbiamo vinta una»
Senza alternative. Arriva il Genoa e la Juve può solo vincere. Non ci sono più bonus da spendere per i bianconeri; servono i tre punti per uscire dalla crisi e rimettersi in marcia verso l’obiettivo imprescindibile della stagione, il ritorno in Champions League. «È il momento di riprendere il cammino che nell’ultimo mese ci è mancato» è l’invito di Massimiliano Allegri, dopo aver raccolto solo una vittoria e sei punti in tutto in sette partite. Un ritmo da retrocessione che ha fatto evaporare il sogno scudetto ed è costato il sorpasso del Milan al secondo posto. Il passaggio è delicato, insomma, come testimonia anche la decisione del tecnico di anticipare di un giorno il ritiro pre-partita. Da venerdì sera, la squadra si è fermata al
Jhotel per ritrovare concentrazione e motivazioni adeguate per la volata finale di dieci partite. «Non è stata una punizione ma un momento di responsabilità che dobbiamo avere» precisa in ogni caso Max, che nega di aver visto qualcosa che non andava in allenamento. «Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro; martedì ho scelto di anticipare il ritiro, ne ho parlato con la squadra e abbiamo deciso di restare una sera in più alla Continassa perché conosciamo l’importanza della partita. Niente di più».
«È una gara importante per tutti, abbiamo degli obiettivi da raggiungere che sono la qualificazione alla Champions e la finale di Coppa Italia. La classifica? Non bisogna guardare né davanti né dietro, bisogna semplicemente cercare di fare una vittoria perché nelle ultime quattro partite in casa abbiamo vinto solo contro il Frosinone».
Si riparte dal pari con l’atalanta («Un buon punto, vista la prestazione e il momento che stiamo attraversando» e dalla qualificazione al Mondiale per club ottenuta in settimana. «È un risultato frutto del lavoro fatto dalla società negli ultimi anni, sarà un’avventura bellissima». Un’avventura in calendario tra giugno e luglio 2025 che Allegri potrebbe vivere a metà, visto che ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2025. «Il mio futuro? Non è il momento di parlarne, ho ancora un anno di contratto e sono molto sereno. Ora dobbiamo essere concentrati sugli obiettivi di quest’anno». Obbligatorio vincere già da oggi, quindi: senza Milik, frenato da una lesione all’adduttore (si rivedrà dopo la sosta) ma con Vlahovic e Chiesa.
Senza Milik
All’attacco con Chiesa e il rientrante Vlahovic Il polacco invece tornerà dopo la sosta