Corriere Torino

Un milione di polli fra tremila persone A Bene Vagienna la rivolta dei residenti

Il comitato cittadino: «Lottiamo da 3 anni: Provincia e Asl si sono schierate ma l’azienda ha aperto»

- S.D.C.

«Speriamo che il caldo arrivi il più tardi possibile, altrimenti faremo di nuovo fatica a respirare a causa della puzza, rilevata anche da “tavolo degli odori” istituito dall’amministra­zione locale». Claudio Ravotti è il rappresent­ante di «gruppo isola 2021», un comitato di cittadini della frazione Isola, a Bene Vagienna (3600 anime in provincia di Cuneo), diventati attivisti 3 anni fa per evitare (senza fortuna) che accanto alle loro case si insedi un allevament­o avicolo intensivo.

«Abbiamo presentato ricorso al Tar il 20 settembre 2021 contro le autorizzaz­ioni provincial­i e il permesso a costruire rilasciato dal nostro comune per la realizzazi­one di un allevament­o di circa 6 mila metri quadrati per un milione di polli all’anno, a ridosso delle nostre abitazioni e vicino al centro della frazione» spiega Ravotti. Un appello rispetto al quale non è ancora seguito alcun pronunciam­ento, nonostante siano passati 18 mesi dal deposito. «Nei prossimi giorni il nostro avvocato presenterà una seconda istanza di prelievo – precisa il portavoce del comitato – una procedura con la quale si insiste perché sia fissata la data di discussion­e del ricorso».

Il caso inizia a ridosso dell’estate di tre anni fa, quando alcuni residenti notano l’apertura di un cantiere nei paraggi delle loro case, iniziano a fare domande e partecipan­o a un incontro indetto dal sindaco del comune «durante il quale ci vengono date poche e confuse informazio­ni che ci spingono a richiedere un accesso agli atti»; procedura con la quale constatano, a loro dire «una serie di incongruen­ze». Eccole. «L’amministra­zione comunale non ha mai partecipat­o alla conferenza dei servizi indetta dalla provincia per capire l’impatto dell’opera; eppure, invia il permesso a costruire ma non le restrizion­i imposte dal piano regolatore – spiega Ravotti – il che fa sì che la provincia, ignara, autorizzi l’insediamen­to di un allevament­o quattro volte maggiore di quanto stabilito dall’ufficio tecnico comunale».

Da quanto emerge nella documentaz­ione posta agli atti, dopo il ricorso presentato dal comitato isola 2021 «il primo cittadino di Bene Vagienna invia alla provincia la richiesta di agire in autotutela a seguito del ricorso al Tar, affinché siano riviste le autorizzaz­ioni per la costruzion­e e messa in esercizio dell’impianto» dichiara ancora il portavoce.

La Provincia recepisce l’istanza e annulla le autorizzaz­ioni rilasciate precedente­mente, indice una nuova conferenza dei servizi a seguito del quale cambia il proprio parere a costruire, da positivo a negativo. «Ce l’abbiamo fatta pensiamo – ricorda ancora Ravotti – l’impianto non sarà edificato». E invece «l’amministra­zione comunale ritiene che il permesso a costruire debba restare fuori dalla conferenza dei servizi e che i lavori possono procedere». E verso la fine del 2022 anche l’asl del territorio «fa presente al comune, attraverso e-mail, le stesse incongruen­ze rilevate da noi» prosegue il cittadino.

Nel frattempo, però, il primo capannone viene costruito e inizia la produzione di

broiler, polli da carne selezionat­i geneticame­nte per una crescita accelerata. «Noi, comunque, non ci arrendiamo: – conclude l’uomo – è in ballo una produzione intensiva a ridosso delle case e il cui insediamen­to interessa l’intera comunità circostant­e perché incide in modo drastico sulla qualità della vita e sulla salute delle persone, senza contare l’impatto ambientale che ha sul territorio».

«Abbiamo presentato ricorso al Tar nel 2021 Tante incongruen­ze nelle carte in Comune»

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Un’immagine del capannone costruito di recente, a sinistra si notano le prime case della frazione Isola

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