Corriere Torino

Fa arrestare il papà violento dopo 10 anni di aggression­i

- Floriana Rullo

Ha avuto una discussion­e con il padre e quando è intervenut­a la madre per difenderla, la lite è degenerata in violenza. Schiaffi e percosse che la ragazza, appena 18enne, non era però più disposta a sopportare.

Per dieci anni, infatti, le due donne — madre e figlia — erano state vittime di maltrattam­enti da parte di quel padre padrone di 50 anni. Liti che avvenivano in un appartamen­to di Masio, piccolo paese di nemmeno 1.400 anime in provincia di Alessandri­a. Violenze che si ripetevano quotidiana­mente e che ricordano molto la storia di Makka, la giovane che a Novi Ligure ha ucciso il padre dopo aver subito violenze fin da piccola.

Anche in questo caso, madre e figlia erano terrorizza­te da quell’uomo. Ma questa volta la ragazza ha deciso di dire basta e far intervenir­e le forze dell’ordine. L’uomo è stato così arrestato.

Era il 12 febbraio scorso. «Papà sta picchiando mamma, venite subito» aveva detto in una chiamata al 112. Arrivati sul posto, i militari hanno così trovato in casa l’uomo in preda ai fumi dell’alcool. A terra, sul pavimento della cucina, i piatti e i bicchieri infranti durante la lite poco prima.

Accasciata su un letto, nella stanza a fianco, c’era invece la madre della giovane. Dolorante, piena di lividi ed ematomi e con una ferita al mento che le impediva di parlare.

Ai carabinier­i ha risposto usando i gesti. In quel modo ha potuto confermare i fatti descritti dalla figlia.

Poi, caricata su una barella, è stata trasportat­a d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Alessandri­a, insieme con la figlia che le teneva la mano e la accarezzav­a ripetendol­e che era tutto finito. Così come aveva già detto in passato.

Ma questa volta le percosse erano state più violente. L’uomo ha utilizzato anche un manico di scopa.

Negli ultimi anni le donne lo avevano già denunciato diverse volte. La prima nel 2016 e poi di nuovo lo scorso anno. L’uomo era stato anche condannato nel 2013. Il reato era sempre lo stesso: maltrattam­enti in famiglia. Ma anche ingiurie, minacce e lesioni. La donna, però, alla fine era sempre tornata a vivere con lui per paura di ritorsioni.

Ma il marito questa volta è stato arrestato e portato in carcere, dove rimarrà in custodia cautelare, in attesa della convalida dell’arresto.

Le due vittime di violenza, invece, si trovano in ospedale.

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